• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31385

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

BRUCELLOSI: LA VETERINARIA NON PUO’ TACERE

BRUCELLOSI: LA VETERINARIA NON PUO’ TACERE
Mentre l'Assemblea della Regione Sicilia taglia il Dipartimento di veterinaria, la giunta autorizza la transumanza di animali da allevamenti infetti. Licitra (ANMVI Sicilia): la politica non può decidere senza rispettare le più elementari norme di prevenzione e la veterinaria non può tacere. La Regione Sicilia ha stabilito le linee di indirizzo e le priorita' da affrontare nel quadro della lotta al fenomeno della brucellosi: sono l'identificazione certa dei capi di bestiame da sottoporre a controllo, il piano di vaccinazione degli ovicaprini e dei bovini e la movimentazione dei capi per transumanza.

Il piano, deciso il 3 dicembre scorso dall'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, "autorizza alla transumanza gli animali degli allevamenti infetti". Cosi si legge sulle cronache del quotidiano "Giornale di Sicilia", mentre una nota dell'agenzia ASCA precisa: "Il 94 % degli allevamenti transumanti e' risultato negativo all'ultimo controllo sanitario, solo il sei per cento degli allevamenti (per complessivi duemila capi) e' risultato positivo ai controlli sanitari per la tubercolosi o brucellosi: per quest'ultimi e' stato deciso che verrà richiesta al ministero della Salute la possibilità di spostamenti solo dopo l'abbattimento dei capi infetti ed un successivo ricontrollo negativo. In situazioni particolari, potrà essere decisa una valutazione caso per caso che verrà effettuata in maniera collegiale da una task force regionale".

"Auspichiamo una attenta rivalutazione degli effetti negativi che una deroga alla movimentazione degli animali infetti arrecherà a tutto il patrimonio zootecnico della Sicilia", è il commento di Giuseppe Licitra (ANMVI Sicilia). "E' la politica a decidere- dichiara Licitra - ma è anche doveroso che la veterinaria al momento giusto dica la sua e sia ascoltata, non solo per il rispetto delle sue competenze, ma anche in funzione di un sostegno tecnico-scientifico alle norme che la politica vuole adottare. Le più elementari regole epidemiologiche e di prevenzione sconsigliano dall'adozione di criteri incerti come la qualifica di allevamento "negativo", una qualifica non equiparabile all'unica qualifica a cui attenersi, quella di "ufficialmente indenne".

"Solo una rigorosa gestione degli spostamenti - afferma Licitra- può scongiurare il rischio di innescare vere e proprie "bombe sanitarie" ai danni delle più elementari norme di prevenzione. Le continue deroghe alle normative Nazionali ed ai Regolamenti Europei rendono inefficace l'azione sanitaria ed il conseguente spreco di risorse diventa ovvio. Se ci sarà una task force regionale è più che mai necessario che sia una task force tecnica e scientifica, in grado di corrispondere ai principi di rigore e di prevenzione veterinaria che si pretendono quando è in gioco la sanità pubblica".

A fronte di interventi di contenimento della spesa pubblica, la Sicilia adotta provvedimenti sanitari sulla brucellosi che, se non risponderanno adeguatamente alla situazione epidemiologica, comprometteranno anche gli interventi sul controllo delle risorse finanziarie.

"Le strategie contro la brucellosi definite il 3 dicembre - conclude Licitra- rischiano di costare molto alle finanze regionali in termini di indennizzi e di costo sociale della malattia. La Regione taglia le articolazioni sanitarie, declassa la sanità pubblica veterinaria da Dipartimento a Direzione e poi adotta provvedimenti che la espongono ad ingenti spese nel breve termine".

E' notizia di queste ore che l'Assemblea Regionale, al fine di contenere la spesa ha ridotto il numero dei dipartimenti, prevedendo la revoca dell'articolazione dipartimentale veterinaria regionale. Tale previsione non è giustificabile se contemporanea a provvedimenti che, per la ricaduta sanitaria che avranno sul territorio in termine di salute animale ed umana, origineranno nuove spese, questa volta di enormi proporzioni.