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SU DIRIGENTI E CONVENZIONATI SALTA L’UNANIMITA’

SU DIRIGENTI E CONVENZIONATI SALTA L’UNANIMITA’
Non c'è piena unitarietà tra i sindacati per la messa a punto del contratto della dirigenza, firmato ad agosto e in corso di approvazione. L'unanimità è mancata su una dichiarazione congiunta per riservare le risorse per la copertura dei posti in organico solo dei medici dell'area della dirigenza.

Non c'è stata la piena unitarietà dei sindacati all'incontro, venerdì all'Aran, tra le associazioni di categoria dei dirigenti medici e veterinari per la messa a punto di alcune modifiche, per lo più formali, e per la correzione di errori materiali nel contratto della dirigenza, firmato ad agosto e in corso di approvazione.


L'unanimità è mancata su una delle dichiarazioni congiunte siglate, dai diversi sindacati con la parte pubblica, allo scopo di 'limare' il testo - tenendo conto anche dei rilievi già fatti dalla Funzione pubblica - per facilitarne l'iter, a partire dal prossimo passaggio in Consiglio dei ministri. La Federazione medici Uil Fpl non ha firmato, infatti, la dichiarazione congiunta sulla necessità di riservare le risorse previste per la copertura dei posti in organico dei medici dipendenti solo all'area della dirigenza: in pratica le risorse - auspica la dichiarazione congiunta - non devono essere destinate alla copertura di altri settori, come la medicina convenzionata. Una posizione, quella della Uil medici, che sottolinea l'opposizione a "privilegi e corporazioni per l'affermazione della medicina unica", si legge in una nota. Il sindacato non ha ritenuto - continua la nota - di poter sottoscrivere la dichiarazione "sull'opportunità che le risorse economiche finalizzate alla copertura dei posti delle dotazioni organiche - fermo restando il rispetto delle scelte delle Regioni per l'organizzazione dei servizi delle aziende sanitarie, e dei diversi ruoli e funzioni che la legislazione vigente assegna ai dirigenti e ai medici e veterinari convenzionati - vengano destinate solo ai dirigenti dell'area medica e veterinaria".


La scelta della Federazione medici Uil Fpl "è dettata - ha dichiarato Claudio Fantini, responsabile dei medici veterinari dello stesso sindacato - dalle proprie scelte di politica sindacale che puntano a ottenere un'azione di semplificazione ed efficienza della sanità pubblica medico e veterinaria, con il superamento delle vecchie rigidità legate ad una visione arcaica dei ruoli e competenze che hanno determinato inefficienza e consolidati interessi, che si ripresentano attraverso questa dichiarazione a verbale". La dichiarazione a verbale, conclude Fantini, punta invece "a marcare un'inesistente differenza di ruoli e competenze tra sanitari dirigenti e convenzionati, tutta tesa a limitare le funzioni e le attività dei medici e dei veterinari convenzionati, in piena contraddizione con quanto definito nel documento programmatico del Comitato di settore delle Regioni per la sanità, che si pone l'obiettivo di raggiungere l'integrazione multidisciplinare delle varie figure mediche, veterinarie e professionali attive sul territorio per il miglioramento dell'offerta sanitaria, nell'ottica di una medicina unica al servizio del cittadino".


Nell'incontro di venerdì all'Aran, però, sono state messe a punto anche altre modifiche alle varie dichiarazioni congiunte, firmate unitariamente, ed è stato corretto qualche errore materiale. La novità più rilevante è stata la trasformazione dei 3 giorni di assenza retribuita in 18 ore: una correzione necessaria ad armonizzare la norma contrattuale con le indicazioni già previste dal decreto Brunetta. (fonte: Doctornews)