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RABBIA SILVESTRE, LA LOMBARDIA REVOCA DUE DELIBERE

RABBIA SILVESTRE, LA LOMBARDIA REVOCA DUE DELIBERE
Gli accertamenti sanitari e l'attuale situazione epidemiologica hanno reso obsolete le norme adottate dalla Lombardia negli anni Ottanta contro la rabbia silvestre: Revocate due delibere e i conseguenti adempimenti sanitari.

Il D.P.G.R. 15565 del 7 luglio 1988 "Aggiornamento dei provvedimenti relativi alla profilassi della rabbia silvestre e al diradamento delle volpe" è stato revocato dalla Regione Lombardia, "in quanto non conforme alla attuale situazione epidemiologica nei confronti della rabbia".


Gli accertamenti effettuati dalle AA.SS.LL e dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia sia su gli animali selvatici cacciati o rinvenuti morti sia sugli animali morsicatori", hanno dato fino ad ora esito favorevole. Pertanto il provvedimento- adottato a fronte della comparsa, all'inizio degli anni Ottanta, della malattia in alcuni animali- non ha più ragion d'essere.

La situazione epidemiologia nazionale ed in particolare quella regionale nei confronti della rabbia è radicalmente mutata rispetto a quella esistente negli
anni Ottanta e che a partire dal 1995 non si sono più verificati casi di rabbia.


Decadono così gli adempimenti sanitari allora previsti e, contestualmente, viene revocata anche la delibera relativa ai compensi per mammiferi selvatici consegnati alle Sezioni dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia "in quanto prevede compensi relativi ad una situazione epidemiologica non più esistente".