• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31336

GELMINI, UN TAVOLO PER RIORGANIZZARE L’UNIVERSITA’

GELMINI, UN TAVOLO PER RIORGANIZZARE L’UNIVERSITA’
Il Ministro Gelmini ha avviato un Tavolo di consultazione permanente sui temi dell'Università e della Ricerca. Obiettivo: riorganizzare il sistema, anche sfoltendo il numero di corsi e sedi. Veterinaria tra le facoltà con la percentuale più bassa di svecchiamento del corpo docente. Il Ministro dell'Università Mariastella Gelmini ha avviato un Tavolo tecnico di consultazione permanente per affrontare i problemi dell'università italiana. Ne fanno parte il Consiglio Universitario Nazionale, la Conferenza dei Rettori e delle Università Italiane e il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari. Una conferenza stampa ha ufficializzato l'apertura del Tavolo che avrà cinque grandi missioni: garantire la qualità del reclutamento di docenti, realizzare un sistema efficace e trasparente di valutazione, premiare le università che ottengono i risultati migliori in termini di qualità, ricerca e didattica, prevedere un fondo per incentivare i docenti più meritevoli e infine incoraggiare l'internazionalizzazione del sistema universitario.

Ma il Tavolo sarà anche l'occasione per riorganizzare il sistema universitario "sfoltendo il numero di corsi e sedi universitarie: più di 200 tra sedi madre e decentrate, quasi 100 corsi di laurea con meno di dieci studenti per un totale di 5.200 corsi di laurea".

Il Ministro punta anche allo svecchiamento del corpo docente attraverso il blocco del turn over dei docenti: solo il 20% dei docenti che andranno in pensione potrà essere coperto da futuri vincitori di concorsi. Secondo le stime della Conferenza dei Rettori da qui al 2013 saranno circa 8 mila, fra ricercatori, professori ordinari e associati, a lasciare e saranno rimpiazzati da mille e seicento docenti oggi a contratto o a tempo determinato. I pensionamenti nonsono però distribuiti in maniera uniforme nelle varie aree scientifiche e disciplinari e nei diversi atenei. Le percentuali più elevate saranno nelle facoltà delle scienze fisiche, filologiche letterarie, storico artistiche, ingegneria civile e architettura. Quelle più basse nelle scienze matematiche e informatiche, ingegneria industriale, scienze agrarie e veterinaria. ( fonti: Italia Oggi, Repubblica)