L'intesa siglata in Conferenza Stato Regioni ha sancito l'istituzione di Unità di crisi per la gestione delle emergenze nel campo della sicurezza alimentare. Si collocheranno presso il Ministero, gli Assessorati e le ASL.
In attuazione di specifiche disposizioni comunitarie, il Ministero della Salute ha predisposto un Piano di emergenza per la sicurezza degli alimenti e dei mangimi che la Conferenza Stato-Regioni ha approvato nella seduta del 24 gennaio scorso.
Il Piano discende dal Regolamento CE 882/2004 che prescrive l'obbligo per gli Stati membri di elaborare "Piani operativi di emergenza volti a stabilire le misure da attuarsi allorché risulti che mangimi o alimenti presentino un serio rischio per gli esseri umani o gli animali, direttamente o tramite l'ambiente". Il Ministero della Salute, le Regioni, le provincie e gli enti territoriali si avvarranno di Unità appositamente istituite: di livello nazionale, di livello regionale e provinciale e di livello periferico-locale.
L' Unità di crisi nazionale sarà composta composta, salvo la designazione di sostituti, dal Direttore della sicurezza degli alimenti e della nutrizione, dal Direttore del Segretariato per la valutazione del rischio della catena alimentare, dal Direttore generale della sanità animale e del farmaco veterinario, un esperto in sicurezza alimentare designato dal ministero della salute, il direttore dell'Ufficio VIII del Minsal ed altri direttori eventualmente coinvolti nell'emergenza, un rappresentante dell'ISS, uno o più direttori degli IZS e dell'ARPA, un coordinatore di crisi designato come previsto dalla Decisione della Commissione Europea 29/4/2004 e da un rappresentante dell'Unità di crisi regionale e provinciale. L'unità di crisi nazionale può avvalersi anche della consulenza dei carabinieri della sanità, esperti, rappresentanti di amministrazioni pubbliche " e qualsiasi sogetto, pubblico o privato, si ritenga utile consultare". L'unità di crisi nazionale è ubicata presso un ufficio dedicato della direzione della sicurezza degli alimenti e della nutrizione; essa svolge fra gli altri compiti di informazione verso l'opinione pubblica e di formazione e addestramento nei confronti del personale dei servizi veterinari, degli IIZZSS e dell'ARPA.
L' Unità di crisi regionale - una per ogni regione ubicata presso l'Assessorato alla Sanità -è composta dal dirigente del settore veterinario regionale e dal dirigente regionale del settore igiene degli alimenti (sono i responsabili dell'unità e assicurano il raccordo con l'unità di crisi nazionale), dirigenti dei dipartimenti di prevenzione delle ASL, il direttore sanitario dell' IZS, dell'ARPA e "qualsiasi sogetto, pubblico o privato, si ritenga utile consultare".
L' Unità di crisi delle provincie autonome di Trento e Bolzano è composta da un responsabile dell'unità stessa, il dirigente del servizio veterinario di Bolzano, il dirigente dell'ufficio provinciale di igiene e salute pubblica di Bolzano, il direttore dell'IZS, un rappresentante dell'Agenzia provinciale di protezione ambientale. L' Unità di crisi locale è formata dal responsabile dell'unità stessa - che in caso di emergenza assume la responsabilità e la gestione delle risorse di tutte le aree funzionali del servizio veterinario della ASL e del servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione- un dirigente veterinario e un dirigente medico dei rispettivi settori che si occupano di igiene degli alimenti ed è ubicata presso la ASL competente per territorio.
L' Unità di crisi nazionale e quella regionale e delle provincie autonome indirizzano le attività di formazione e/o aggiornamento destinate a medici, veterinari ed alre figure che si occupano di sicurezza alimentare tenendo conto dell'evoluzione della legislazione comunitaria e nazionale e delle eventuali nuove acquisizioni scientifiche che possono avere impatto sulla salute pubblica. I corsi riguardano l'epidemiologia, la diagnosi e strategia di lotta alle tossinfezioni e intossicazioni alimentari la gestione delle emergenze epidemiche, ambientali e terroristiche.
Le attività di formazione e /o aggiornamento si svolgono in collaborazione con gli IZS, le ARPA, gli ordini professionali, le università e le associazioni di categoria. Nel rispetto di trasparenza richiamato dagli articoli 9 e 10 del Reg 178/2002, l'Unità di crisi nazionale assicura una corretta informazione ai cittadini sui rischi e sulle attività in corso, in collaborazione con l'ufficio stampa del ministero della salute e gli uffici stampa delle Regioni e Provincie Autonome.
Il Piano è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 36 del 12 febbraio 2008.