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PRESSING SU NUOVI ORDINI E DDL SEMPLIFICAZIONI

PRESSING SU NUOVI  ORDINI E DDL SEMPLIFICAZIONI
Le professioni sanitarie chiedono l'approvazione di due provvedimenti prima della fine della Legislatura: l'istituzione dei tre nuovi Ordini della Sanità e la legge sulle semplificazioni che introduce norme contro l'abuso di professione e semplifica la registrazione degli stupefacenti.

La delega per l'approvazione dei tre nuovi Ordini della Sanità scade il 4 marzo. Il Sottosegretario di Stato alla Salute Gianpaolo Patta dichiara che " c' è ancora tempo per la prima approvazione".

Il decreto istitutivo dei nuovi ordinamenti, già predisposto dal Ministro della salute, dovrà passare l'esame di Palazzo Chigi. Oltre 500.000 professionisti sanitari in Italia (infermieri, fisioterapisti, tecnici sanitari) chiedono in tempi rapidi l'approvazione dello schema di decreto legislativo sulle professioni sanitarie. Il provvedimento era atteso all'esame del consiglio dei Ministri di oggi con l'auspicio di vederlo realizzato entro la fine della legislatura. Il governo, con l'approvazione dello schema di decreto legislativo, attuativo della legge 43 del 2006, "consentirebbe di completare il quadro complessivo delle riforme di sviluppo e promozione delle professioni sanitarie non mediche", dicono i sindacati.


Un altro provvedimento atteso e sollecitato è il Ddl del Ministro della Salute Livia Turco in materia di semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute. Il provvedimento riguarda una serie di misure che vanno dalla semplificazione della registrazione degli stupefacenti alla lotta all'abuso di professione.

In particolare, l'articolo 8 ( Confisca delle attrezzature utilizzate per l'esercizio abusivo di professione sanitaria) stabilisce che in caso di condanna per violazione dell'articolo 348 del codice penale, il giudice ordina la confisca delle attrezzature utilizzate, appartenenti ai soggetti che abbiano abusivamente esercitato la professione sanitaria o agli esercenti la professione sanitaria concorrenti nel reato. Per il Ministro della Salute il Ddl "è intervenuto in maniera decisa per estirpare la dannosa pratica dell'esercizio abusivo della professione sanitaria, soprattutto a danno della categoria professionale degli odontoiatri dove si stima un'incidenza dell'abusivismo vicina al 25%".