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SCEGLIERE SOLO LA FACOLTA’ CHE DA’ LAVORO

SCEGLIERE SOLO LA  FACOLTA’ CHE DA’ LAVORO
Con il decreto Fioroni-Mussi gli studenti saranno aiutati nella scelta della facoltà tenendo conto degli sbocchi occupazionali. Professioni coinvolte nelle iniziative di orientamento. ANMVI: metteremo a disposizione delle scuole i nostri dati.

Qualcosa si muove sul fronte dell'orientamento agli studi universitari. Le professioni potranno entrare nella scuola secondaria superiore e stipulare apposite "convenzioni" per aiutare i ragazzi a scegliere la facoltà.


Il decreto Fioroni-Mussi varato a fine dicembre dal Consiglio dei Ministri (Definizione dei percorsi di orientamento per la scelta dei percorsi finalizzati alle professioni e al lavoro) stabilisce che durante l'ultimo anno di studi le scuole superiori realizzino "iniziative finalizzate a consentire agli studenti la conoscenza delle opportunità offerte dal mondo del lavoro". Associazioni, ordini professionali , enti ed imprese, ovvero "i soggetti del mondo del lavoro e delle professioni", potranno contribuire alle attività di orientamento mettendo a disposizione le proprie risorse "tecniche, umane e finanziarie".

L'orientamento agli studi universitari, che partirà l'anno successivo all'entrata in vigore del decreto, prevede il raccordo fra le scuole secondarie superiori con le università e con i soggetti che agiscono nel mondo del lavoro. Il Ministero della Pubblica Istruzione richiede che si tenga conto "dei fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni, coniugando le attitudini e le aspirazioni professionali e le specifiche professionalità richieste dal mercato del lavoro".


"Si tratterà di una vera opportunità - commenta il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti- solo a condizione che la scuola e l' università sappiano veramente aprirsi al mondo del lavoro e vogliano davvero orientare alla laurea sulla base degli effettivi sbocchi occupazionali e dei dati provenienti dalle professioni. Come Associazione- continua Scotti- stiamo conducendo un'indagine sulla condizione occupazionale dei giovani laureati in veterinaria degli ultimi cinque anni. Per quando il decreto entrerà in vigore i nostri dati saranno già disponibili e saremo pronti a metterli a disposizione delle scuole".[IMMAGINE3]


I percorsi di orientamento individuati dal decreto Fioroni-Mussi devono tenere conto delle vocazioni degli studenti, ma anche "dei fabbisogni formativi del mondo del lavoro e delle professioni, coniugando le attitudini e le aspirazioni professionali e le specifiche professionalità richieste dal mercato del lavoro". "Anche questo aspetto del decreto è apprezzabile- aggiunge Scotti- dato che molti giovani si iscrivono alla facoltà di veterinaria inseguendo un' immagine agiografica del veterinario che è necessario ricondurre alla sua dimensione medico-scientifica e professionale. Soprattutto deve essere più chiaro che si tratta di una professione che oggi non trova più spazi se non in settori disertati dai più perché faticosi e difficili, o in quelli che riusciremo a riprenderci, a rivendicare o ad inventarci".

"Ci auguriamo anche che istituzionalizzando l'orientamento e portandolo nel programma scolastico, i ragazzi ricevano informazioni attendibili e verificabili. Troppo spesso - conclude il Presidente dell'ANMVI- abbiamo visto gli atenei italiani fare comunicazione con esclusivo taglio pubblicitario, attraverso vere e proprie inserzioni più di attrattiva promozionale che informative.

Collegato al decreto sull'orientamento è un altro decreto legislativo contemporaneamente approvato, in base al quale la maturità potrà far guadagnare fino a 25 punti validi per l'accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso, fra cui medicina veterinaria.

Allegati
pdf DECRETO ORIENTAMENTO.pdf
pdf DECRETO 25 PUNTI AL TEST.pdf