281, LA RIFORMA RISCHIA LO STOP DELLE FINANZE

Entusiasmo ma con poco rigore finanziario. In Commissione Affari Sociali ci si domanda se l’evidenza dei costi della pdl-Santelli possa comprometterne la definitiva approvazione. Il dubbio è stato espresso dal parlamentare Domenico di Virgilio (FI), uno dei 213 deputati firmatari della proposta ( Modifiche alla legge 14 agosto 1991, n. 281, in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo" n.2833), dopo l’intervento in Commissione del Sottosegretario Zucchelli che ha sottolineato i risvolti economico-finanziari delle disposizioni contenute nel testo. Il Presidente della Commissione Affari Sociali, on Mimmo Lucà, ha quindi invitato i colleghi parlamentari a considerare le parole di Zucchelli come “un utile elemento di valutazione, al fine di evitare che il provvedimento in esame incorra nelle obiezioni del Ministero dell'economia e delle finanze per problemi inerenti la copertura finanziaria”. La relatrice del provvedimento, On Fiorella CECCACCI RUBINO (FI), ha tuttavia ricordato che “ ad una parte almeno di tali costi è possibile fare fronte attingendo alle risorse già stanziate in passato e non utilizzate”. A questo riguardo, Zucchelli ha precisato che la copertura finanziaria per mettere in atto la campagna di sterilizzazione dei cani grava “sul preesistente e già esiguo fondo istituito per l'applicazione della citata legge n. 281 del 1991”. Il rappresentante del Governo, intervenuto in Commissione Affari Sociali dove si esamina la proposta di riforma della 281 del 1991 ha dichiarato l’orientamento favorevole del Ministero della Salute a rivedere, dopo sedici anni dalla sua emanazione, la Legge quadro in questione. Tuttavia, ha parlato di “ulteriore aggravio di spesa sul fondo del Servizio Sanitario Nazionale di difficile quantificazione”. Si è in particolare soffermato sui costi derivanti dalla previsione di creare strutture cimiteriali pubbliche per gli animali da compagnia.