I componenti della terza commissione consiliare alla Regione Puglia hanno approvato all'unanimita' (assenti i consiglieri di minoranza) la proposta di legge presentata dall'assessore Domenico Lomelo (Verdi) che prevede norme per la Pet-therapy.'Il valore terapeutico della relazione tra l'uomo e alcuni animali domestici, in particolare cani, conigli, gatti e cavalli, - si fa presente in una nota diffusa dall'ufficio stampa del consiglio regionale pugliese - assume oggi una sempre maggiore importanza, diventando uno strumento utilissimo, non solo per alcune patologie, ma anche e soprattutto per migliorare la qualita' della vita di determinate categorie di persone'. Di Pet-therapy e di 'attivita' svolte con l'ausilio degli animali' si parla dunque sempre piu' spesso e molte sono le Regioni italiane che si sono gia' dotate di una legge per normare il settore. 'Una legge semplice ma con un alto contenuto sociale - ha detto il presidente della commissione, Dino Marino - perche' normare le attivita' della Pet therapy significa dare maggiori garanzie e attenzioni a quel grande universo di persone svantaggiate, tra le quali ricordiamo i ciechi, i malati terminali o quelli con disagio psichico'. Il cuore della pdl sta proprio nel contrastare 'l'assoluto spontaneismo oggi vigente che non permette di intervenire in alcun momento della filiera, con il rischio di gravi danni a carico dei pazienti e degli animali'. 'Con questa legge - ha detto Mimmo Lomelo - anche in Puglia si passera' finalmente da una fase pionieristica, priva di qualsiasi indicatore di qualita' e controllo, ad una fase piu' matura di ricerca e applicazione che ponga al centro i parametri di qualita' totale'. La legge, in sette articoli, individua i luoghi e le strutture dove possono essere svolte le attivita' di Pet-therapy (art.3), individua i criteri di scelta degli animali ammessi a programmi di terapia (art.4) e istituisce una commissione competente (art.5) che avra' una serie di importanti compiti tra i quali quello di controllare i requisiti degli enti o delle associazioni che vogliano erogare servizi di attivita' assistita dagli animali, di stabilire i criteri e le procedure per la certificazione di tali enti e associazioni e di valutare i requisiti professionali del personale addetto all'addestramento o educazione degli animali. 'La pdl - ha aggiunto Marino - potra' andare direttamente nell'aula del consiglio regionale perche' non sono previsti finanziamenti, ma personalmente mi impegno, nelle pieghe del bilancio del 2008, a trovare risorse per finanziare la legge l'anno prossimo'. (ANSA animalieanimali.it)