Il decreto disciplina il mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali fra gli Stati membri dell'Unione europea. Il decreto si applica ai cittadini europei che vogliano esercitare in Italia una professione regolamentata in base a qualifiche professionali conseguite in uno Stato membro dell'Unione europea e che, nello Stato d'origine, li abilita all'esercizio di detta professione, anche in forma temporanea od occasionale. I professionisti europei che intendono esercitare in Italia devono possedere “le conoscenze linguistiche necessarie”.
La Sezione V del Capo II è dedicata alla formazione per la qualifica di Veterinario ( art. 44 ). L'ammissione alla formazione del medico veterinario e' subordinata al possesso di un diploma di scuola secondaria superiore che dia accesso, per tali studi, alle Universita'. Il diploma di laurea in medicina veterinaria si consegue a seguito di un corso di studi universitari teorici e pratici, della durata minima di cinque anni, svolti a tempo pieno, effettuati presso un'universita' o sotto il controllo di un'universita'. Il ciclo di formazione per il conseguimento del titolo di medico veterinario verte almeno sul programma indicato nell'allegato V, punto 5.4.1. La formazione di medico veterinario garantisce l'acquisizione da parte dell'interessato delle sottoelencate conoscenze e competenze: a) adeguate conoscenze delle scienze sulle quali si fondano le attivita' di medico veterinario; b) adeguate conoscenze della struttura e delle funzioni degli animali in buona salute, del loro allevamento, della loro riproduzione e della loro igiene in generale, come pure della loro alimentazione, compresa la tecnologia impiegata nella fabbricazione e conservazione degli alimenti rispondenti alle loro esigenze; c) adeguate conoscenze nel settore del comportamento e della protezione degli animali; d) adeguate conoscenze delle cause, della natura, dell'evoluzione,degli effetti, della diagnosi e della terapia delle malattie degli animali, sia individualmente che collettivamente;fra queste, una particolare conoscenza delle malattie trasmissibili all'uomo; e) adeguate conoscenze della medicina preventiva; f) adeguate conoscenze dell'igiene e della tecnologia per ottenere, fabbricare e immettere in commercio i prodotti alimentari animali o di origine animale destinati al consumo umano; g) adeguate conoscenze per quanto riguarda le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative alle materie summenzionate; h) un'adeguata esperienza clinica e pratica sotto opportuno controllo.