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DIRETTIVA ZAPPALA', OCCASIONALI O STABILI?

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Prosegue presso il Dipartimento per le Politiche Comunitarie il lavoro del tavolo di coordinamento con le amministrazioni competenti per il recepimento della direttiva 2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali. Oggetto di particolare esame sono state le disposizioni della direttiva, di nuova introduzione rispetto alla disciplina precedente, relative alla libera prestazione di servizi a carattere temporaneo e occasionale, ossia alle attività professionali prestate in Italia da cittadini comunitari senza l’obbligo di stabilimento, e pertanto con il titolo professionale del paese di origine. Le proposte di recepimento di tali disposizioni prevedono una disciplina dell’attività di verifica e di controllo di tali prestazioni per evitare che sotto la prestazione temporanea possa in realtà configurarsi un esercizio stabile della professione, per il quale occorre il riconoscimento del titolo professionale. In quest’ottica, la definizione del "carattere temporaneo e occasionale" della prestazione deve poter permettere la verifica anche per quelle attività professionali a carattere precipuamente stagionale e transfrontaliero. L’esame della bozza di decreto legislativo di recepimento ha anche evidenziato la necessità di condurre una più approfondita analisi delle disposizioni relative alla cooperazione amministrativa tra gli Stati membri, in particolare di quelle che prevedono lo scambio di dati personali e giudiziari. In una realtà comunitaria che facilita sempre più la libera circolazione delle persone e dei servizi diventa indispensabile promuovere una rete efficace di collaborazione con gli altri Stati membri. Sullo stesso argomento si sono incontrati il 19 giugno scorso, presso il Dipartimento delle Politiche comunitarie, il Segretario Generale delle associazioni non regolamentate (Assoprofessioni), Roberto Falcone, e Gianfranco Dell’Alba, Capo di Gabinetto del Ministro delle Politiche Europee Emma Bonino. Il tavolo è tornato a riunirsi ieri.