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PROFESSIONI, ADEPP: LE CASSE NELLA RIFORMA

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Nel ddl di riforma delle professioni entrerà con buona probabilità il principio dell’autonomia delle casse di previdenza private. La richiesta che il Presidente dell’ADEPP, Maurizio De Tilla, ribadirà oggi in Commissione Giustizia trova ascolto, secondo le anticipazioni del quotidiano Italia Oggi, presso il relatore dei provvedimenti di riforma, l’ On Pierluigi Mantini. Non si tratta di un percorso facile. De Tilla ha dovuto esercitare più di un’insistenza sul Parlamento per tutelare la previdenza dei professionisti, chiamando a sé tutte le categorie e chiedendo di allargare le audizioni a tutte le casse professionali “dal momento che ogni cassa ha una propria specificità”. Nel corso dell’audizione parlamentare del 7 giugno scorso, De Tilla ha dichiarato: “ il disegno governativo annulla previdenza e normative già incluse nella proposta di legge Mantini - che in parte riproduce alcuni elementi da noi introdotti -, come anche in quelle Vietti e Siliquini. Non è possibile mettere in atto la riforma delle professioni - come quella delle società - senza valutarne la ricaduta sulle casse e senza tener conto dell'autonomia delle stesse e dei riflessi previdenziali. Censuriamo, pertanto, il disegno di legge governativo e chiediamo che tutti gli articoli inclusi nei progetti di legge già visionati siano presi in considerazione. De Tilla si è detto molto preoccupato “ per alcune assonanze tra le azioni dell'Antitrust e la direzione indicata dal disegno di legge governativo. Idem dicasi per la legge Bersani che per l’ADEPP “ va modificata interamente, perché, se venisse integralmente applicata, determinerebbe l'abbattimento di molte professioni. . L'ADEPP è ”fermamente contraria alla politica di riduzione delle riserve, di accorpamento delle professioni e di derubricazione degli ordini professionali in associazioni”. Da parte di taluni del settore del welfare, ha inoltre dichiarato De Tilla “viene avanzata la richiesta di un accorpamento, per cui deduco l'esistenza di questa esigenza, anche perché se talune professioni si accorpassero, tutti passerebbero all'INPS, e anche questo può essere un disegno strategico. Al riguardo, la mia risposta è chiara: accorpare le professioni non è possibile e neanche prevedibile” In replica l’On Pierluigi Mantini ha dichiarato: le casse saranno autonome, private, basate sui principi che già oggi, in verità, le reggono, e volte il più possibile a coprire l'intero arco delle prestazioni, si potrebbe dire, del welfare professionale. Sulle audizioni delle singole casse, invece, non si è detto disponibile, criticando la parcellizzazione delle rappresentanze professionali: faccio notare – ha detto Mantini- che se vi è una crisi delle rappresentanze, ovvero se l'ADEPP non riesce a rappresentare le casse (mi permetto di dirlo con una brutalità inadeguata, ma che mi permette di essere incisivo) e il CUP non riesce a rappresentare gli ordini professionali (cosa che invece mi sembra più verosimile), diventa molto complicato portare a termine il nostro compito, ovvero la ricerca di principi comuni”