• Utenti 10
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 32089
cerca ... cerca ...

VACCINI, GESTIONE ESCLUSIVA DEL VETERINARIO

Immagine
Tra i temi dibattuti a Roma, in occasione della giornata sul farmaco veterinario organizzata dalla Fnovi la scorsa fine settimana, ha riscosso molto interesse la questione della dispensazione e della somministrazione dei trattamenti immunizzanti. Alla presenza di Gaetana Ferri, Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, è stata infatti evidenziata la situazione di apparente incoerenza normativa in cui ricadono i vaccini. I relatori del convegno hanno quindi chiesto alla rappresentante del Ministero della Salute, di individuare una lista di medicinali la cui gestione sia riservata al solo veterinario e di includervi anche i vaccini, in ragione dell’art. 65 del Regolamento di Polizia Veterinaria. L’art. 65 del RPV infatti recita: “I trattamenti immunizzanti con sieri, vaccini, virus e prodotti similari nonché le inoculazioni diagnostiche, devono essere eseguiti da veterinari. I trattamenti immunizzanti e le inoculazioni diagnostiche previsti come obbligatori dal presente regolamento o resi obbligatori dal prefetto in esecuzione delle disposizioni del regolamento stesso, devono essere eseguiti dai veterinari comunali o da veterinari appositamente autorizzati dal prefetto.”. Peraltro, è facilmente constatabile, leggendo i foglietti illustrativi dei vaccini in commercio, che nell’autorizzazione all’immissione in commercio viene consentita la dispensabilità di questi medicinali anche a non veterinari, addirittura con ricetta ripetibile, addirittura quando l’immunità che si vuole ottenere è riferita a malattie previste dallo stesso RPV. E’ altresì vero che il PRV parla di riserva di “esecuzione” del veterinario, e non di “dispensazione”, per cui la vendita dei vaccini a non veterinari, dietro presentazione di regolare ricetta, allo stato attuale è assolutamente legale. Ma è anche evidente che permettere ad un laico di acquistare un vaccino equivale quasi a permettergli di somministrarlo. La d.ssa Ferri, pur riservandosi di individuare insieme alle rappresentanze di categoria quali categorie di medicinali comprendere nella suddetta lista, si è detta favorevole alla sua istituzione. Giorgio Neri