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RICERCA E BPL: BUONE PRATICHE DI LABORATORIO

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Buone pratiche anche per le ricerche e gli studi non clinici sulla sicurezza di determinati prodotti, sia in riferimento alla salute umana che a quella degli animali. Il Ministero della salute ha varato un decreto che disciplina l'adozione e l'applicazione dei principi di buona pratica di laboratorio (B.P.L.) nell’ambito delle ricerche di laboratorio volte a valutare gli effetti sull'uomo, sugli animali e sull'ambiente di tutti i prodotti chimici, tra cui vanno annoverati anche i cosmetici, i prodotti chimici per l'industria, i prodotti medicinali ad uso veterinario, i detergenti, gli additivi alimentari ed i coadiuvanti tecnologici, gli additivi per la mangimistica, gli antiparassitari, i solventi e gli aromatizzanti usati nell'industria alimentare e i costituenti chimici di materiali e di oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti. Il Ministero della salute forma e tiene aggiornato l’elenco dei centri di saggio e di quelli che operano secondo i principi delle BPL, informando la Commissione Europea di eventuali violazioni che possono compromettere l’integrità o l’autenticità delle ricerche svolte. Clausola di riservatezza: le informazioni riservate sotto il profilo commerciale, nonche' le altre informazioni riservate alle quali si ha accesso nell'attivita' di ispezione possono essere comunicate solo alle preposte autorità, mentre non sono considerati riservati i nomi dei laboratori sottoposti ad ispezione. I principi di buona pratica di laboratorio devono essere applicati alle sperimentazioni non cliniche destinate ad appurare la sicurezza delle sostanze chimiche sopra elencate, che spesso sono sostanze chimiche sintetizzate, ma talvolta anche elementi di origine naturale o biologica e persino organismi viventi. Il provvedimento entrerà in vigore il 28 aprile 2007.