• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

SSN, TAR: NO A DISCRIMINAZIONE PUBBLICO-PRIVATO

Immagine
Un medico ha le stesse possibilita' di ambire alla carriera dirigenziale sia che operi alle dipendenze del Servizio Sanitario Nazionale sia che abbia un rapporto esterno. Per l'attribuzione di incarichi quinquennali di dirigenti medici di secondo livello, infatti, ''non va discriminata l'attivita' prestata al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale rispetto a quella svolta al suo interno''. Il principio e' del Tar del Lazio (sentenza n.2049/2007), che ha dato torto a un medico il quale pensava di dover conseguire il posto in questione in ragione della sua attivita' e aveva impugnato la scelta di un altro candidato effettuata dalla Asl che aveva indetto la selezione. Il ricorrente sosteneva di essere medico dipendente a tempo pieno con orario settimanale di 38 ore e funzioni direzionali svolte alle dipendenze del Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza, mentre il prescelto dalla Asl e' medico non dipendente, con rapporto Sumai (ambulatoriale specialistico non dipendente), orario di lavoro pari a 30 ore settimanali e la funzione di specialista in medicina del lavoro. Il ricorrente ha impugnato, giudicandola illegittima, la scelta di un ''medico non dipendente, non a tempo pieno e titolare di un rapporto di tipo professionale, sia pure ambulatoriale interno''. Ma il Tar gli ha dato torto, affermando che e' un potere discrezionale della Asl quello di ''non aver considerato ne' il diverso e maggiore impegno settimanale profuso dal ricorrente e nemmeno la sua posizione di dipendente del Servizio Sanitario Nazionale, e di aver invece optato per il candidato che ha svolto la sua attivita' interamente nell'ambito della disciplina di medicina del lavoro''. In definitiva, secondo il Tar, ''non puo' condividersi la tesi del ricorrente che ritiene sia in assoluto da preferire l'attivita' svolta nell'ambito di una determinata disciplina da un medico dipendente del Ssn''. (ANSA).