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PENOCCHIO: IL DDL MASTELLA NON CI STA BENE

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E’ imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disegno di legge di inziativa popolare del CUP. Il provvedimento, per il quale si richiedono almeno 50mila firme, propone un riordino giuridico delle professioni intellettuali alternativo alla proposta Governativa. Il Ddl Mastella non piace agli Ordini professionali che lo ritengono “inadatto a ridisegnare nella sua interezza ed in maniera organica la complessa materia, della quale individua, in soli nove articoli, e quindi molto succintamente e con scarsa chiarezza, solo alcuni aspetti”. Ieri al deposito in Cassazione della proposta-CUP la FNOVI è intervenuta nella persona del Consigliere Antonio Gianni. “Il ddl Mastella non ci sta bene- dichiara il Presidente della FNOVI Gaetano Penocchio - . La riforma non può prescindere dalla obbligatorietà della iscrizione agli Albi, deve riconoscere gli Ordini come enti pubblici non economici e sussidiari dello Stato ed evitare sovrapposizioni tra Ordini e Associazioni. Le società interprofessionali con soci di capitale non devono diventare aree di copertura di abusivismo e prestanomismo. Le Università non possono avere la contemporanea capacità di formare e generare profili professionali cui destinare fette di mercato già occupate da profili esistenti”. Intanto le Commissioni Giustizia e Attività produttive della Camera stanno svolgendo un'indagine conoscitiva sulle professioni che ha già visto l’intervento dell’Antitrust, ma che oggi subisce una battuta d'arresto con il rinvio delle già previste audizioni del Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, Vasco Errani, e dei rappresentanti del Comitato Unitario per le Professioni intellettuali (CUP).