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AVIARIA, UMBRIA APPROVA MONITORAGGIO 2007

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La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato il Piano di monitoraggio per l'influenza aviaria 2007. Il provvedimento e' stato preso su proposta dell'assessore alla sanita' Maurizio Rosi. Tra gli obiettivi del piano - riferisce la Regione in un comunicato - individuare l'eventuale presenza negli allevamenti intensivi e tra gli uccelli selvatici del virus dell'influenza aviaria, identificare le aree particolarmente a rischio e attivare un sistema di allerta rapido per la diagnosi precoce del virus tra i volatili selvatici e domestici presenti in Umbria. ''Il sistema di sorveglianza - ha spiegato Rosi - e' stato predisposto sulla base delle disposizioni della Unione Europea e delle prime valutazioni compiute a livello nazionale, finalizzate soprattutto a ridurre i rischi per la salute umana. Relativamente al monitoraggio per l'influenza aviaria nei volatili domestici - ha sottolineato l'assessore - il Piano 2007 introduce per la prima volta in Umbria controlli nelle aziende faunistico-venatorie ed agri-faunistiche, con particolare attenzione alle strutture che effettuano scambi comunitari o importano da Paesi terzi''. In particolare i prelievi saranno eseguiti negli allevamenti industriali di specie sensibili al virus, quali polli (riproduttori, ovaiole da consumo), tacchini (da carne e da riproduzione), faraone, selvaggina (starne, fagiani, quaglie ecc) ratiti, oche, anatre ed allevamenti di svezzamento. Mentre nella scelta delle aziende da sottoporre a monitoraggio si terra' conto dei seguenti fattori di rischio: animali allevati all'aperto, allevamenti multieta' e multispecie, animali a lunga vita produttiva, utilizzazione di acque di superficie e collocazione degli allevamenti in aree a rischio. Per quanto riguarda l'avifauna selvatica, ed in particolare i volatili acquatici delle zone umide che rappresentano il principale serbatoio dei virus influenzali in natura e la principale fonte di introduzione nel domestico, il Piano prevede per le specie migratorie e stanziali specifiche attivita' di sorveglianza attiva e passiva, da effettuarsi sui volatili ritrovati morti, abbattuti e catturati vivi, per un numero complessivo di 300 animali. Le prove sierologiche verranno svolte dall'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche. In caso di riscontro di sieropositivita', i campioni dovranno essere inviati al Centro di referenza nazionale per la conferma. Entro il 15 settembre 2007 l'Istituto zooprofilattico trasmettera' alla Regione una relazione intermedia (al 31 agosto) relativa all'andamento del Piano che dovra' essere completato entro il 31 dicembre 2007. (ANSA).