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H5N1 IN POLLI VACCINATI, CAPUA: NON C’E’ ALLARME

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Non desta ''alcun allarme'' la notizia dell'individuazione in Egitto di polli vaccinati contro l'influenza aviaria e risultati positivi al virus H5n1, la forma piu' virulenta e potenzialmente trasmissibile all'uomo in condizioni di particolare e prolungata promiscuita' con l'animale infetto. La rassicurazione arriva dalla virologa Ilaria Capua, responsabile del Centro di referenza nazionale per l'influenza aviaria presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova). Secondo quanto riportato dalla Reuters dal Cairo, casi di polli e anatre vaccinati risultati positivi al virus H5n1 dell'influenza aviaria si sono verificati in 12 zone nell'area del Delta del Nilo. Otto casi sono stati accertati nell'ultimo mese. Probabilmente, le infezione in animali vaccinati, afferma la Reuters citando un ufficiale veterinario egiziano, potrebbero essere dovuti ad una applicazione impropria delle procedure di vaccinazione. Il fatto che animali vaccinati abbiano contratto il virus non rappresenta pero', secondo Capua, un elemento di ''preoccupazione'': ''E' come per il vaccino contro l'influenza umana; L'averlo fatto - ha rilevato l'esperta - non significa che un individuo non possa comunque contrarre il virus''. Dunque, ''e' del tutto normale - ha spiegato Capua - che anche animali vaccinati possano contrarre l'infezione, ma la differenza rispetto ai capi non vaccinati e' che contraggono una forma piu' lieve e liberano cosi' minori quantita' di virus nell'ambiente''. Una evenienza possibile, quindi, ma che non rappresenta un ''aumentato pericolo, ne' per gli animali stessi, data la bassa quantita' di virus messo in circolo, ne' per gli uomini, poiche' non c'e' alcun legame - ha sottolineato - con il ventilato e possibile salto di specie del virus dall'animale all'uomo''. Insomma, ''questo genere di contagio puo' avvenire - ha concluso la virologa - perche' non esistono vaccini in grado di impedire totalmente le infezioni, e cio' indica quindi la necessita' di rafforzare le strategie di controllo anche sulla popolazione animale gia' vaccinata''. (ANSA).