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ANTITRUST ARCHIVIA ISTRUTTORIA VETERINARI

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Via libera alla pubblicità, archiviazione di tutti i procedimenti disciplinari nei confronti dei veterinari che promuovevano la loro attività e non applicavano il tariffario, abolizione del tariffario; modifica dell’intero codice deontologico adeguandolo ai principi della concorrenza: sono questi gli impegni presentati dall’Ordine dei Medici Veterinari di Torino e dalla Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, accettati e resi obbligatori dall’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 21 febbraio, ha infatti stabilito che le misure presentate dai due Ordini sono idonee a far venire meno i profili anticoncorrenziali oggetto dell’istruttoria avviata il 24 maggio 2006, che è stata di conseguenza chiusa senza accertamento dell’infrazione. Il procedimento era stato avviato dall’Autorità dopo la denuncia di una professionista, direttrice sanitaria di un ambulatorio veterinario di un’associazione al servizio degli animali e dei loro padroni, che era stata oggetto di tre procedimenti disciplinari, conclusi con la sospensione dall’esercizio dell’attività professionale. Tra le attività pubblicizzate dalla veterinaria l’opportunità di usufruire di prestazioni medico-veterinarie pagando soltanto un ticket relativo ai servizi forniti. In particolare l’Ordine di Torino: 1 ) ha abrogato, a far data dal 30 novembre 2006, le tariffe minime e il divieto di pubblicità sul tipo di servizi offerti e sui costi delle prestazioni; 2) si è impegnato a non ripresentare in futuro minimi tariffari; 3) non avvierà procedimenti disciplinari (o se già avviati ne disporrà l’archiviazione) per violazione di prescrizioni su imposizioni tariffarie o per disposizioni limitative del diritto di svolgere pubblicità e rinuncerà a sostenere i suindicati profili di illiceità nei giudizi disciplinari già definiti dal Consiglio dell’Ordine e pendenti davanti alla commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie presso il ministero della salute. Gli impegni presentati dall’Ordine nazionale riguardano: 1) la sostituzione dal 1° dicembre 2006 degli articoli del codice deontologico in modo da consentire ai medici veterinari la pubblicità su titoli e specializzazioni professionali, caratteristiche del servizio offerto, l’onorario e i costi complessivi delle prestazioni; 2) l’introduzione di un’unica disposizione in base alla quale il professionista determina con il cliente il compenso professionale; 3) l’abrogazione di altre norme in contrasto con la concorrenza, non interessati dall’istruttoria, come la previsione di una distanza minima delle strutture veterinarie; 4) all’Autorità verranno sottoposte tutte le eventuali future revisioni del codice deontologico rilevanti ai fini della tutela della concorrenza. (COMUNICATO STAMPA del 7 marzo 2007 dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato)