• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

UDINE, HONSELL: INVOLONTARIA DISINFORMAZIONE

Immagine
Il caso del corso di laurea a Udine è un susseguirsi di informazioni ufficiose e smentite ufficiali, fughe in avanti e dietro front. Il Messaggero Veneto le rincorre, con ritmo quotidiano, e oggi è di turno il Rettore della Facoltà di Udine che dichiara: “Basandomi sulla bozza di verbale della Conferenza non era mia intenzione fornire un’informazione sbagliata”. Furio Honsell si riferisce alla presunta deliberazione formale dei presidi di veterinaria sul corso di laurea alla Facoltà di Udine, clamorosamente smentita del Presidente della Conferenza dei Presidi, Massimo Castagnaro. Il Rettore Honsell aveva invece dato per acquisito il via libera della Conferenza comunicandolo nel discorso di apertura dell’anno accademico , circostanza che aveva suscitato “il totale disappunto” dell’Ordine dei Veterinari di Udine, guidato da Renato del Savio. Che la Conferenza avesse dato il benestare era poi stato riportato dal Messaggero Veneto con l’articolo intitolato “ Veterinaria incassa l’OK dei presidi di tutta Italia”. E’ a questo punto che è intervenuta la smentita ufficiale del Presidente della Conferenza dei Presidi, prof Massimo Castagnaro, che oggi dalle pagine dello stesso giornale ( Veterinaria a Udine, scoppia un caso nazionale) ribadisce: “ il documento non è stato sottoscritto da tutti i presidi. Vogliamo trovare un sistema che, senza danneggiare le università, riduca significativamente il numero di studenti nelle facoltà italiane. Sull’iniziativa di Udine nessun organo ufficiale ci ha chiesto un parere- insite Castagnaro- eppure il problema è reale e vogliamo capire i fattori in gioco per proporre le soluzioni. Una facoltà non puà stare senza l’omonimo corso di laurea”, ma “i veterinari sono convinti che gli accademici non si interessano della professione, se continuiamo così non ci troveremo mai”. Il Preside Marco Galeotti parla di "polemica avvilente". Il Presidente dell'ANMVI Carlo Scotti nel seguire attentamente l'evoluzione della vicenda, ha preso contatti con la FNOVI per valutare ogni possibile azione presso le autorità competenti, finalizzata ad affermare, con la massima urgenza, le ragioni di una professione "indisponibile a soluzioni compromissorie".