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CASO ERBA, LEGALE ANMVI CONFERMA: NON C'E' REATO

"I legali dell’ANMVI non ravvisano, nella condotta del veterinario di Erba, gli estremi di alcun reato. Il caso del medico veterinario denunciato / querelato presso i Carabinieri da una coppia di proprietari di un cane per essersi rifiutato di effettuare ulteriori prestazioni, avendo i proprietari affermato di non avere soldi e di non poter pagare nemmeno la prestazione già effettuata, non integra la fattispecie delittuosa del maltrattamento. Lo studio legale che assiste il veterinario in questione precisa che “nel nostro ordinamento non si può configurare, in riferimento ad un animale, il delitto di omissione di soccorso, che il codice penale (all’art.593) prevede esclusivamente per le persone;né nel caso in esame il fatto accaduto può qualificarsi come maltrattamento di animali (art.544 ter c.p.) o come uccisione di animali (di cui all’art.544 bis c.p.) – delitti introdotti, insieme ad altre fattispecie, dalla Legge 20.07.2004 N°189: tali reati richiedono l’elemento soggettivo del dolo, ovvero richiedono che chi pone in essere le corrispondenti condotte lo faccia con coscienza e volontà, cosa che non è affatto accaduta nel caso di specie”. Stupisce pertanto che su alcuni siti appaiano affermazioni di contenuto diverso rispetto a quanto appena affermato sulla rilevanza penale di alcune condotte del medico veterinario, e che operatori di giustizia cadano in questo macroscopico equivoco."