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TRASPORTO, FNOVI: AUTONOMIA DEI VETERINARI

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Si è svolto in data 26 febbraio un incontro del tavolo tecnico sul trasporto degli animali non deambulanti, istituito dal Ministero della Salute. All’incontro tenutosi presso la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario hanno partecipato i rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, delle Regioni, del Centro di Referenza sul Benessere Animale, LAV e organizzazioni della filiera produttiva (AIA, CONFAGRICOLTURA, ASSOCARNI, UNICEB). In rappresentanza della veterinaria era presente il Presidente della FNOVI, Dr. Gaetano Penocchio. Sul tavolo l’esame della bozza di documento che prefigura l’applicazione del Regolamento n. 1/2005 relativo alla idoneità al trasporto degli animali affetti da lesioni, problemi fisiologici o per patologie e che non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenza o di deambulare senza aiuto. Tale documento si propone di uniformare i comportamenti dei soggetti coinvolti (allevatori, trasportatori, macellatori e medici veterinari) su tutto il territorio nazionale. In allegato al documento è stata proposta una check list da utilizzarsi al fine di verificare l’idoneità in allevamento al trasporto di animali feriti o malati. Forte la posizione della Federazione a difesa degli obiettivi della normativa in discussione nonché del ruolo del medico veterinario. A fine riunione il Dr. Gaetano Penocchio ha così commentato: “Non vi è nessuna opportunità di valutare l’idoneità al trasporto di animali in presenza di motivi di assoluta esclusione. Prima ancora di essere dichiarati idonei al trasporto, gli animali devono essere valutati al fine di accertare evidenti stati connessi all’esclusione della carcassa dal consumo umano. Nel qual caso il disposto del Regolamento CEE 854/2004 si applica direttamente in allevamento e i capi sono abbattuti con metodi eutanasici e quindi, regolarmente smaltiti. Con questa sensibile anticipazione delle tutele si contribuirà ad elevare il livello di sicurezza delle carni, assicurando l’esclusione dalla catena alimentare, già a livello di allevamento, dei capi incondizionatamente non idonei”. Ha poi concluso che: “I veterinari italiani non consentiranno il perseguimento di obiettivi non coerenti con il Regolamento n. 1/2005” e che, per quanto riguarda le responsabilità connesse al rilascio di certificazioni di idoneità al trasporto “La Federazione è impegnata ad evitare situazioni che, a vario titolo, potrebbero condizionare l’autonomia professionale dei medici veterinari”. Una nuova convocazione è prevista per il prossimo mese di marzo. (fonte: fnovi.it)