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DISPLASIA E ALLEVATORI SENZA SCRUPOLI

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Ho avuto una bruttissima avventura – esordisce l’ascoltatrice di Como-che ieri a Radio24 ha denunciato l’acquisto di un pastore tedesco rivelatosi affetto da displasia e che ora ha rimesso il caso nelle mani di un avvocato. “L’allevatore ha cercato di far passare la mia veterinaria per incompetente- ha detto la signora- dicendo che il cane era sano e che nel suo allevamento non si sono mai verificati casi”. La trasmissione “ Al vostro posto” si è rivolta al Presidente della Fondazione Salute Animale, Aldo Vezzoni, per dare consigli a chi desidera acquistare un cane di razza e non vuole correre rischi. “ Quello che è importante – ha dichiarato Vezzoni- è verificare che i genitori, sia il papà che la mamma, siano stati controllati per queste patologie e ne siano risultati esenti. Naturalmente questi certificati di esenzione devono essere certificati ufficiali, cioè validati dall’Ente che poi rilascia i pedigree, che è l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana. La prima cosa da chiedere quindi è se esistono questi certificati sui genitori. L’altro aspetto, invece, che è una novità di quest’anno, è che l’ENCI ha istituito proprio da quest’anno il pedigree selezionato, di “riproduzione selezionata”, il che significa che i cuccioli figli di genitori che sono stati controllati, sia per le malattie ereditarie di quella razza, sia per le caratteristiche morfologiche, quindi che abbiano superato gradi di giudizio in esposizione, sia per quelle attitudinali e caratteriali. Ecco che questi cuccioli che nascono da questi genitori avranno un pedigree diverso, contrassegnato con “riproduzione selezionata”. Quindi gli acquirenti che vogliono acquistare un cane di razza più garantito dovrebbero sempre chiedere all’allevatore di avere un cucciolo nato da una riproduzione selezionata. E per la scelta dell’allevatore quale suggerimento pratico? Quando si decide di acquistare un cane è sempre buona norma rivolgersi ad un veterinario nella propria zona che sappia già dare utili indicazioni sia agli allevatori che magari lui stesso conosce di persona, sia sulle cose importanti da chiedere poi all’allevatore. Quindi che sia un allevatore iscritto all’ENCI, il che è già certamente una garanzia di professionalità, anche se non è chiaramente sufficiente. Il fatto che abbia aderito al programma di riproduzione selezionata ne fa un allevatore di serie A rispetto agli allevatori che non vi aderiscono. Inoltre, sentire dall’allevatore se è disponibile a fornire la documentazione sui controlli fatti sui genitori. Certamente occorre diffidare, in linea di principio, con gli allevatori che una volta richiesti per quanto riguarda la presenza di patologie ereditarie come la displasia , esordiscono dicendo che nel loro allevamento non si è mai esistito un caso di displasia dell’anca,perchè questo non può essere vero. E se il cucciolo non fosse sano, c’è una garanzia? E’ opportuno, nel momento dell’acquisto prevedere anche cosa succederà se il cane dovesse risultare da questa patologia. Se verrà applicato alla lettera il codice civile, quindi con una riduzione del valore del cane o con la sostituzione del cane come prevede il Codice Civile nella compravendita degli animali. Normalmente, la sostituzione è la cosa che nessuno vuol fare perchè poi c’è l’elemento affettivo, l’animale non è una cosa, non è una bicicletta, quindi una volta acquistato diventa parte integrante della famiglia e quindi non è nemmeno pensabile di sostituirlo con un altro cane senza sapere magari che fine fa il cane che aveva prima. Può invece essere considerata una riduzione del valore del cucciolo, oppure un aiuto a sostenere eventualmente le spese necessarie per curarlo se dovesse essere necessario curarlo. L’ideale è di firmare un accordo, una specie di contratto, in cui si prevedono già queste cose. Nel caso in cui l’allevatore si rifiuta di venire incontro al proprietario, quali diritti ha l’acquirente? L’acquirente è’ protetto da codice civile per quanto riguarda la compravendita di qualunque oggetto, per cui c’è una garanzia di legge che è di un anno e questa garanzia vale nel momento in cui l’acquirente comunica all’allevatore, e a chi gli ha venduto il cane, la scoperta di un eventuale vizio o un eventuale difetto entro 8 giorni. Questo è molto importante, perchè se uno porta il cane dal veterinario il quale rilascia il certificato di displasia e poi aspetta, per dire 15 giorni, ecco che dal punto di vista legale la garanzia non c’è più. E’ molto importante rispettare gli otto giorni dalla scoperta certificata del vizio, del difetto. Dopo di che c’è tempo 1 anno, da quella data, per intraprendere una eventuale azione legale nel momento in cui una trattativa amichevole o di compromesso non vada a buon fine. Un punto di riferimento per gli ascoltatori? Certamente il sito della nostra Fondazione Salute Animale che si prefigge proprio la prevenzione delle malattie degli animali e il controllo delle patologie ereditarie è senz’altro consultabile : www.fondazionesaluteanimale.it Lì si possono trovare ulteriori informazioni sulla la compravendita degli animali e del cane in particolare. Spero che le informazioni che abbiamo dato possano promuovere quella riproduzione selezionata e responsabile che noi come veterinari davvero stiamo cercando di promuovere da tempo, assieme a tutti gli allevatori che tengono veramente alla salute e al benessere del cane.