Nel Padovano, nel paese di Ponte San Nicolò, le Guardie zoofile della Protezione Animali hanno sequestrato un cane tenuto in grave stato di trascuratezza: l'animale era affetto da un tumore che si mostrava evidente ed era giunto a dimensioni impossibili da ignorare, ma la proprietaria non ha accennato per ben 6 mesi a portare lo sfortunato quattrozampe da un veterinario per una visita specialistica.
Le Guardie zoofile dell'Enpa hanno effettuato una prima visita qualche mese fa, tentando poi a più riprese di contattare la donna per verificare le condizioni del meticcio e l'eventuale progresso dell'escrescenza, senza alcuna risposta. La Procura della Repubblica di Padova ha autorizzato quindi i volontari a sequestrare l'animale; all'arrivo dell'Enpa, il cane risultava operato da poche ore.
Ma l'errata conduzione emerge anche dalla totale assenza di vaccinazioni nei dieci anni di età del quattrozampe e nella data recentissima di un libretto sanitario che contiene solo i dati relativi all'intervento chirurgico; nessun accenno a tatuaggio o microchip, dimostrando anche una mancata ottemperanza alla legge sull'iscrizione all'anagrafe canina.
Il cane è stato comunque sequestrato per assicurare che nel post operatorio sia curato con attenzione, ma il procedimento nei confronti della proprietaria è appena iniziato. Luca Zampieri, capo nucleo delle Guardie zoofile dell'Enpa, ha dichiarato: "La corretta gestione di un animale e l'attenzione al suo benessere si deve concretizzare innanzitutto nel garantire il suo stato di salute. Chi non cura adeguatamente il proprio cane non è solo un cattivo padrone, ma è una persona che infrange precise leggi di tutela". (fonte: enpa)