Si è svolta ieri pomeriggio in Commissione Finanze l’audizione informale in Commissione Finanze dell’ADEPP nell’ambito dell’esame del disegno di legge C. 1762.
L’audizione, propiziata dall’On Gianni Mancuso, è stata svolta da una delegazione dell'Adepp fra cui Alessandro Lombardi in veste di Vice Presidente Vicario dell’ Associazione degli enti previdenziali privati (ADEPP, che ha illustrato ai deputati della Commissione e al Sottosegretario alle Finanze Lettieri le “ingiustificate penalizzazioni” contenute del ddl in esame e proposto un emendamento.
“Si prospetta un ulteriore peggioramento dell’attuale quadro normativo a danno delle casse - ha dichiarato Lombardi- visti i contenuti del ddl 1762 che prevede l’inasprimento delle imposte sostitutive sui redditi di capitale e sui redditi diversi di natura finanziaria per le quali è previsto l’innalzamento dal 12,50 al 20%”. L’approvazione e l’attuazione di tale provvedimento produrrebbe per le casse e per gli iscritti una ingiustificata penalizzazione soprattutto nel lungo periodo, vista la ipotizzata riduzione dei rendimenti conseguiti ed il maggior onere che tali Enti sarebbero costretti a sostenere, stimato complessivamente in 20/25 milioni di euro”.
Il Disegno di legge 1762 - recante delega per il riordino della normativa sulla tassazione di redditi di capitale, sulla riscossione e accertamento dei tributi erariali, sul sistema estimativo del catasto e per la redazione di testi unici delle disposizioni sui tributi statali – potrebbe quindi essere emendato all’articolo 1 inserendo fra i criteri direttivi della delega, anche una differenziazione per il risparmio di natura previdenziale, tutelato dall’articolo 38 della Costituzione, che rischierebbe di rimanere fortemente penalizzato da un indiscriminato aumento dell’aliquota per le rendite finanziarie dall’11% ( fondi pensione) o dal 12,50% ( casse privatizzate) al 20%. La proposta di emendamento si basa inoltre sull’assunto che l’aliquota di tassazione, oggi prevista, rappresenta già di per sé una ingiusta forma di doppia tassazione sia nella fase di accumulo del capitale sia, successivamente, sull’erogazione dei trattamenti pensionistici.
“ Un passaggio al 20% - ha commentato Mancuso- andrebbe a discapito della sostenibilità perchè sottrarrebbe preziose energie finanziarie agli enti di previdenza dei professionisti. Si chiede quindi un regime differenziato di favore fiscale per il risparmio affidato alle case privatizzate.”
In conclusione, Lombardi ha auspicato l’attenzione in sede legislativa alle considerazioni svolte dando la più ampia disponibilità ad un tavolo di confronto, “affinchè in un lasso di tempo ragionevole - ha aggiunto- siano adottate tutte quelle misure finalizzate ad una progressiva riduzione del carico fiscale fino alla totale equiparazione con gli Enti di previdenza di diritto pubblico”.