CANI, FNOVI: ORDINANZA STRUMENTO DA SUPERARE

Sull’ordinanza del Ministro della Salute che stabilisce alcune disposizioni urgenti per la tutela dell’incolumità pubblica in relazione alle aggressioni canine, la FNOVI ha scritto una nota critica in cui ritiene che “ argomenti di così grande rilevanza vengono affrontati con strumenti legislativi valutati inadeguati”. Alle note obiezioni delle scienze veterinarie nei confronti della gestione della presunta pericolosità di determinate razze canine, la Federazione esprime perplessità sui divieti chirurgici inseriti all’articolo 1 in quanto estranei al contesto della ordinanza, “pur valutando positivamente la parte del provvedimento che inserisce elementi di civiltà e di protezione degli animali quali i divieti che riguardano il doping, l’uso dei collari elettrici e le mutilazioni a scopo non terapeutico, ovvero gli interventi chirurgici per il taglio della coda, delle orecchie e per la recisione delle corde vocali”. La richiesta rivolta al Ministro Livia Turco è di un intervento del Governo “affinché – ottemperando alla dichiarazione formale scritta nella premessa dell’ordinanza e riportata all’inizio di questa nota – sia finalmente presentato un disegno di legge che abbandoni la logica della discriminazione in base alla razza, non suffragata da alcuna prova scientifica, e affronti invece la necessità di prestare grande attenzione all’educazione di cittadini”.