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CANI AGGRESSIVI, INTERPELLANZA SU SOPPRESSIONE

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Un'interpellanza urgente al ministro della salute Livia Turco per ''far luce'' sull'ordinanza del ministro 'Tutela dell'incolumita' pubblica dall'aggressione di cani', nella quale si prevede che cani ''vengano soppressi per la sola colpa di appartenere ad una razza''. L'interpellanza, gia' sottoscritta da 45 parlamentari, e' stata depositata da Donatella Poretti, della Rosa nel Pugno e segretario Commissione Affari Sociali, ed e' stata preparata insieme alla Lav (Lega Antivivisezione), all'Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) e all'Intergruppo Animali della Camera dei deputati. Una norma, afferma Poretti in una nota, ''redatta con un approccio culturalmente vecchio e dannoso: il cane viene considerato pericoloso per il solo fatto di appartenere ad una razza, e non per avere un proprietario pericoloso. Prevede, infatti, una lista di razze di cani potenzialmente aggressivi che vengono non solo obbligati ad avere sempre museruola e guinzaglio (non solo nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto come per tutti), ma che sono anche messi in condizioni di essere ammazzati per la sola appartenenza ad una razza e non per avere dato prova di aggressivita'. Si sostiene infatti che se il proprietario non e' piu' in grado di detenere l'animale puo' chiederne la soppressione''. A cosa sono servite fino ad oggi, si chiede quindi la parlamentare, le campagne contro l'abbandono dei cani ''se si fa passare questo messaggio''?. Con questa interpellanza, spiega Poretti, ''chiediamo al ministro Turco: su quali basi tecnico-scientifiche e' stato redatto e approvato l'elenco di razze canine e loro incroci; se non ritiene di ritirare la parte dell'Ordinanza che permette le soppressioni dei cani solo per l'appartenenza ad un razza o ad un incrocio di una razza; se non si ritiene, sulla base dei pronunciamenti scientifici degli ultimi anni, che obbligare sempre a guinzaglio e museruola i cani delle razze e incroci incriminate diminuisca le possibilita' di socializzazione aumentando l'aggressivita' dell'animale; secondo quali norme locali una violazione dell'ordinanza puo' essere sanzionata dalle Amministrazioni competenti''.(ANSA).