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IL CONSENSO INFORMATO OBBLIGO DEONTOLOGICO

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Un capitolo profondamente rinnovato della deontologia veterinaria èquello che riguarda i rapporti con la clientela. Tariffe a parte, negoziabili a seguito della liberalizzazione introdotta dal Decreto Bersani, una novità di rilievo è rappresentata dall' obbligo di informazione e consenso informato nella pratica veterinaria: All’articolo 29 il nuovo Codice recita infatti:il Medico Veterinario, all´atto dell´assunzione di responsabilità contrattuale, è tenuto ad informare chiaramente il cliente della situazione clinica e delle soluzioni terapeutiche. Deve precisare i rischi, i costi ed i benefici dei differenti ed alternativi percorsi diagnostici e terapeutici, nonchè le prevedibili conseguenze delle scelte possibili. Il Medico Veterinario nell´informare il cliente dovrà tenere conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima adesione alle proposte diagnostico-terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del cliente deve essere soddisfatta. Il Medico Veterinario deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di prevenzione. Il Medico Veterinario è tenuto ad informare il cliente sui prevedibili di stati di sofferenza e di dolore dell´animale paziente e la durata presumibile dell´intervento professionale. È obbligo del Medico Veterinario comunicare al cliente la necessità del compimento di determinati atti al fine di evitare sofferenze, dolore o prolungati stati di malessere dell´animale paziente. Una nota del Codice esplicita la differenza tra consenso informato in medicina umana e veterinaria: “ Per consenso informato si intende l´affermazione dell´autonomia individuale ( in atto o potenziale) del paziente nelle pratiche mediche. Questa definizione può valere solo per coloro che ne posseggono le caratteristiche indispensabili cioè l´uomo e non gli animali. Nel testo si parla di consenso informato nella pratica veterinaria a ragione del fatto che il termine è entrato in uso e che nella sua estrinsecazione pratica comporta il trattare lo stesso genere di argomentazione della medicina umana (diagnosi, terapia ecc.) senza per questo pensare di attribuire al paziente le stesse caratteristiche di autonomia tipiche dell´essere umano. Nell´ambito dell´espletazione del consenso informato il medico veterinario può fare riferimento al sistema di controllo della qualità e alle buone pratiche veterinarie che applica nella propria struttura.