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ALIMENTI E DIOSSINA, RACCOMANDAZIONE DELLA UE

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Sono tre le raccomandazioni della Commissione Europea affichè gli Stati Membri producano “ dati affidabili in tutta la Comunità europea riguardo alla presenza di diossine, furani e PCB diossina-simili nella più ampia gamma di derrate alimentari” e così ottenere “un quadro chiaro sull’andamento temporale della presenza di base di tali sostanze nelle derrate alimentari: 1) Che gli Stati membri assicurino, a partire dall’anno 2007 e fino al 31 dicembre 2008, il monitoraggio dei livelli di base di diossine, furani e bifenili policlorurati (PCB) diossina-simili nelle derrate alimentari, applicando la frequenza minima raccomandata di campioni da analizzare annualmente come specificato con apposito allegato. 2) Che gli Stati membri, se possibile, procedano anche all’analisi dei PCB non diossina-simili nei medesimi campioni.3) Che gli Stati membri trasmettano regolarmente alla Commissione i dati del monitoraggio con le informazioni e nel formato di cui all’allegato II, affinché siano inseriti in un database. Occorre fornire anche dati di anni recenti ottenuti ricorrendo a un metodo di analisi conforme alle disposizioni di cui alla direttiva 2002/69/CE e che riflettano i livelli di base corrispondenti. L’allegato I riporta una tabella che riepiloga il numero minimo raccomandato di campioni alimentari da analizzare annualmente. La distribuzione dei campioni è basata sulla produzione in ciascun paese. Particolare attenzione viene prestata alle derrate alimentari per le quali si ritiene probabile un’ampia variazione nei livelli di base di diossina, furani e PCB diossina-simili. È il caso soprattutto del pesce. Per l’Italia si prevedono 164 campioni fra prodotti di Acquacoltura, Pesce selvatico, Carne, Latte, Uova e altre derrate.