Il maxiemendamento alla Finanziaria approvato ieri dalla Camera dei Deputati, al comma 186, cancella l’obbligo di contribuzione da parte dei sanitari privati alla Fondazione Onaosi ( Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani). La definitiva cancellazione del contestato contributo- introdotto dalla Finanziaria 2003- dovrà tuttavia essere confermata in Senato dove la manovra finanziaria arriverà in settimana.
Il comma 186 del maxiemendamento recita: 1. La lettera e) dell'articolo 2 della legge 7 luglio 1901, n. 306, come sostituita dal comma 23 dell'articolo 52 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, è sostituita dalla seguente: «e) il contributo dei sanitari pubblici dipendenti, nella misura stabilita dal Consiglio di amministrazione della fondazione, che ne fissa misure e modalità di versamento con regolamenti soggetti ad approvazione dei ministeri vigilanti ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e successive modificazioni».
Riformulata secondo il maxiemendamento e con l’eventuale approvazione del Senato, la Legge 7 luglio 1901 n. 306 sancirebbe che “ alle spese occorrenti per il mantenimento, l'educazione e l'istruzione degli orfani e delle orfane”, di cui si occupa la Fondazione ONAOSI, concorrono solo i sanitari pubblici dipendenti e non più – come tutt’ora previsto dalle vigenti disposizioni di legge - “ tutti i sanitari iscritti agli ordini professionali italiani dei farmacisti, medici chirurghi, odontoiatri e veterinari”.