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MASTELLA, ORDINI CAMBINO NATURA GIURIDICA

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Concorrenza, trasparenza e meritocrazia, devono essere i tre punti cardine per la riforma degli Ordini professionali secondo il pensiero del Ministro allo Sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, che ha apprezzato il testo proposto dal Ministro della Giustizia, Clemente Mastella ringraziandolo anche per la celerità del lavoro svolto. Il testo di legge delega, che dovrebbe essere composto di solo 8 articoli prevedendo dopo l'approvazione il coinvolgimento di Ordini ed Associazioni per la stesura delle norme di attuazione, non è stato ancora visto da nessuno ma se ne ha notizia da una ampia nota diffusa dal Ministero della Giustizia il 31 ottobre: " La linea di fondo della riforma si ispira al mantenimento del sistema ordinistico, ma riorganizzato e ammodernato secondo le esigenze della competitività e soprattutto della tutela dell'utenza. Gli Ordini e le Associazioni, queste ultime da riconoscersi con l'iscrizione in un apposito registro, ricevono ben precisi compiti per garantire la qualità delle prestazioni professionali, la costante idoneità degli iscritti associati, la cura della deontologia professionale, l'aiuto ai giovani per l'accesso all'esercizio della professione". I punti salienti del progetto di riforma sono, oltre allo stop a nuovi Ordini, il riconoscimento delle Associazioni, ma solo se rappresentano precisi interessi pubblici, la possibilità di società fra professionisti, soprattutto assenza di ogni tariffario minimo imposto, una diversa natura giuridica degli Ordini, una diversa composizione delle commissioni d'esame per l'accesso all'Albo e la costituzione di commissioni deontologiche che saranno distinte dai vertici professionali. L'atteggiamento del Ministro Mastella, che sta escludendo le organizzazioni professionali da ogni confronto, ha portato i rappresntanti del CUP, dell'ADEPP e di Consilp-Confprofessioni a posizioni molto critiche più sul metodo che sui contenuti che sono sino ad ora trapelati. Gaetano Stella, Presidente di Consilp-Confprofessioni ha dichiarato: " Non ci hanno mai convocati perchè secondo noi hanno fatto delle convocazioni di comodo, senza interpellare le rappresentanze dei professionisti".