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MALTRATTAMENTO, CARCERE ALLA PRIMA CONDANNA

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Tre anni e otto mesi di reclusione, questa la condanna inflitta dal tribunale di Torino a Rosario Palermo, accusato di ricettazione, detenzione abusiva di armi e maltrattamento agli animali. Per la prima volta in Italia, rende noto la Lav, una persona viene condannata per aver maltrattato gli animali, con l'aggiunta di dover risarcire la Lav con 10 mila euro e pagare le spese processuali. E' la stessa associazione animalistica a rendere nota la decisione dei giudici torinesi. I fatti risalgono al marzo 2005, quando in un piccolo allevamento di animali, a Venaria Reale (Torino), numerosi animali vennero salvati grazie a un blitz di Polizia Municipale, Asl e Carabinieri del Nas, e al pronto intervento della LAV di Torino. ''All'interno di un orto abusivo, ricorda la Lav, in mezzo alle tante baracche sorte alle spalle del cimitero di Venaria, Rosario Palermo, un pensionato di 60 anni, aveva messo su un vero e proprio allevamento, con animali tenuti in condizioni pietose. Contestualmente furono trovare numerose armi. Per crudelta' o comunque senza necessita', l' uomo e' stato condannato per aver sottoposto un cane, due asini, due galli, otto galline, ventisei conigli, sette bovini, otto cavalli, due scrofe, tre oche e due capre, a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, omettendo di provvedere alle necessarie cure veterinarie, senza fornirgli acqua e cibo adeguati, tanto da costringerli a cibarsi della carcassa di un ovino e di ossa varie bruciate; costringendoli in ambienti angusti, privi di illuminazione naturale, a competere tra loro per procurarsi il cibo, imprigionando con catene lunghe appena 30 cm. i bovini, tanto da impedirgli di muoversi se non per coricarsi. In seguito al blitz, l' imputato fu arrestato per detenzione illecita di armi e gli animali sequestrati. Gli animali sono stati affidati alla LAV e attualmente vivono presso famiglie o strutture private. Ora con la confisca sara' possibile darli in adozione definitiva''. ''E' un risultato che ci aspettavamo - dice Gianluca Felicetti, presidente della LAV- confidando nella giustizia e nelle piu' severe pene introdotte dalla nuova normativa, la legge 189/04 contro il maltrattamento di animali: con la precedente semplice contravvenzione, il colpevole avrebbe rischiato appena una tirata d orecchi. Grazie alla riforma del codice penale operata dalla legge 189/04, forze dell'ordine e la magistratura hanno finalmente uno strumento di repressione piu' efficace''. (ANSA)