L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani apprezza e sostiene l’articolo aggiuntivo 1746-bis.XII.47.01 ( pellegrino, Lion, Ulivi, Mancuso), approvato dalla Commissione Affari Sociali in data 17 ottobre u.s. volto di fatto ad esonerare i sanitari privati dall’obbligo di contribuzione obbligatoria a favore della Fondazione ONAOSI (Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Sanitari Italiani). Per questo ha scritto alla Commissione Bilancio, filtro di tutte le proposte emendative prima che la Finanziaria arrivi a Montecitorio. L’accoglimento del citato articolo aggiuntivo - scrive il Presidente Carlo Scotti- ricondurrebbe la modalità contributiva verso la Fondazione alle norme vigenti prima della Finanziaria 2003, ovvero: contribuzione volontaria per i sanitari privati. Non si tratta dunque né di favorire né di penalizzare alcuno, non certo la Fondazione - le cui finalità benefiche non sono in discussione- né i sanitari dipendenti dal SSN che risultavano contribuenti obbligati già prima della Finanziaria 2003.
Non risulta peraltro che tale condizione ante- Finanziaria 2003 sia mai stata oggetto di obiezioni, né che la Fondazione ONAOSI fosse in condizioni economico-finanziarie tali da giustificare l’allargamento della base contribuente da circa 150.000 a 450.000 iscritti” L’Associazione ha sottolineato che la beneficenza obbligatoria contrasta con la Carta Costituzionale del nostro Paese, sotto il profilo delle libertà e dell’uguaglianza riconosciuta ai Cittadini italiani. Il Presidente dell’ANMVI ha inoltre rimarcato che la deducibilità fiscale riconosciuta Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Sanitari Italiani ricade in ultima analisi su tutti i cittadini-contribuenti italiani e che “ nella piena osservanza della Legge, l’ANMVI non ha mai assecondato nè incoraggiato scomposte proteste o inadempienze fiscali, rimarcando invece il dovere al versamento, pur perseguendo l’obiettivo rispecchiato dall’articolo aggiuntivo in oggetto in tutte le opportune sedi”.