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INDAGINI BANCARIE: PROFESSIONISTI COME IMPRESE

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Tutti i prelievi non documentati o non contabilizzati dai professionisti sottendono compensi non dichiarati da assoggettare a imposizione. Questo vale anche per le annualità anteriori al 2005. E' quanto risulta dalla circolare n.32/E del 19 ottobre 2006 circa le indagini bancarie a carico dei professionisti, con la quale l'amministrazione chiude il triangolo ai cui altri due vertici si pongono la legge 311/2004 e la tracciabilità dei compensi introdotti dalla legge 248/2006. La circolare 32/entra nel merito delle modifiche apportate dalla legge 311/2004 all'art.32 del Dpr. 600/73 che estendono al professionista la presunzioni di compensi al manifestarsi di prelevamenti o importi riscossi da terzi, per i quali non siano stati indicati i beneficiari. La circolare precisa che non si fa differenza fra situazione di impossibilità ad indicare il beneficiario dalla non volontà o reticenza nel dare precise indicazioni. La circolare aggiunge che le presunzioni assumono: " una chiara valenza rigoristica e deterrente per avvisare ed indurre i professionisti, non meno che gli imprenditori, a prestare particolare attenzione a una corrente rispondenza tra movimenti, compresi i prelievi in conto corrente, e registrazioni.".