affiancano i meccanismi di salvaguardia già applicabili a tutti gli Stati membri. Altre misure transitorie potrebbero essere adottate anche dopo l’adesione. Ad esempio, ad entrambi i Paesi resta tuttora proibito di esportare nell'Ue suini vivi e carne suina, per la presenza della febbre suina classica, ed altre misure restrittive potrebbero essere adottate riguardo alla vendita di prodotti derivati dal latte e all'encefalopatia spongiforme trasmissibile (TSE), nel caso non fossero in grado di completare prima dell'adesione il sistema di trattamento delle carcasse animali, prevedendo anche una lista di imprese non autorizzate a vendere i loro prodotti negli altri Stati membri.
Per la Bulgaria, i punti del Capitolo 7 dell' acquis che richiedono ancora alcuni sforzi riguardano il Sistema integrato di gestione e di controllo nel settore agricolo e gli impianti di raccolta e di trattamento sulla TSE e sui sottoprodotti di origine animale. In particolare, per l'instaurazione del sistema di identificazione delle parcelle agricole, il collegamento tra gli agricoltori e gli appezzamenti, necessario per fornire agli agricoltori le informazioni sulle parcelle di riferimento, non è stato completato.
Si segnalano progressi anche riguardo alle Organizzazioni comuni di mercato e la situazione è migliorata anche nel settore veterinario e della lotta contro le malattie degli animali, anche se le norme e gli standard sul benessere degli animali non sono ancora applicate integralmente e mancano le infrastrutture necessarie nei centri d'ispezione frontaliera situati alle future frontiere esterne dell'Ue in Bulgaria.(agricolturaonline.it)