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BERSANI PASSA AL SENATO

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E' passato ieri al Senato il decreto Bersani. Il Governo ha chiesto il voto di Fiducia motivato dai tempi stretti per arrivare al suo recepimento. Entro la settimana dovrebbe arrivare senza grossi problemi anche l'approvazione della Camera. Il testo portato al Senato era già stato modificato dal maxiemendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato che aveva recepito alcuni dei 1.300 emendamenti presentati dalle diverse forze politiche. Il testo definitivo evidenzia anche alcune variazioni, non sostanziali, agli art 2 e 35 in riferimento alle libere professioni. Resta all'art 2 l'abrogazione delle tariffe minime, dei limiti alla pubblicità ed alla costituzione di società fra professionisti. Per le tariffe è abrogata " l'obbligatorietà di tariffe fissate o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti". Per la pubblicità è tolto " il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo ed i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del mesaggio, il cui rispetto è verificato dall'Ordine". Per quanto riguarda le società è abolito " il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggetto sociale relativo all'attività libero professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società, e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria responsabilità professionale". Restano escluse le prestazioni rese nell'ambito del SSN o in rapporto di convenzione con lo stesso e le tariffe massime prefissate a tutela degli utenti. Per quanto riguarda l'art.35, riferito agli interventi anti elusione, resta l'obbligo del conto dedicato mentre sono stati variati i limiti per i pagamenti in contanti per quanto riguarda la loro gradualità applicativa ( punto 12 bis):" Il limite di 100 euro di cui al comma 12 si applica a decorrere dal 1° luglio 2008. Dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e sino al 30 giugno 2007 il limite è stabilito in 1.000 euro. Dal 1° luglio 2007 al 30 giugno 2008 il limite è stabilito in 500 euro" L'ANMVI ha ribadito la sua posizione di contrarietà al decreto già espressa direttamente al Ministro in un incontro avvenuto a Cremona Domenica scorsa nel quale Bersani aveva riconosciuto le specificità del settore e si era reso disponibile ad un confronto, presente anche il ministro Turco, per valutare le proposte dei veterinari. L'incontro dovrebbe tenersi a Settembre in tempo per dare la possibilità alla FNOVI di adeguare il Codice deontologico alle nuove normative.