Si legge nelle conclusioni della Corte dei Conti sulla gestione degli esercizi 2003 e 2004: “ l’Ente pone attenzione alla sostenibilità finanziaria della gestione previdenziale. Infatti, traspare un’attenta vigilanza sull’andamento delle entrate e delle uscite; una costante cura nel contenimento dei costi e nella maggiorazione dei ricavi, espressa con attenta valutazione dell’impiego della liquidità, sia per trarne migliore redditività, sia per garantirne la sicurezza, mediante diversificazione in vari strumenti finanziari e investimenti; una revisione in atto della composizione del patrimonio, di quello immobiliare, in particolare, per trarne maggiore rendimento netto. Traspare anche un lieve tasso di miglioramento dell’efficienza operativa complessiva, e dell’efficacia dell’azione amministrativa e di governo svolta. Elemento sintomatico del primo è costituito dal tempo medio impiegato per la definizione delle richieste di liquidazione dei vari tipi di pensione, il secondo, dai buoni risultati operativi e complessivi. Richiede comunque una scelta ponderata, ma non rinviabile, la situazione emersa dal bilancio tecnico, che evidenzia come l’attuale normativa garantisca un equilibrio solo fino al 2041, ma con l’azzeramento del patrimonio”.
Tra i fattori della positiva gestione, la Corte dei Conti rileva l'aumento degli iscritti a fronte di un calo di pensionati con positive conseguenze sulle entrate contributive e la crescita dei ricavi per il migliorato rendimento degli investimenti mobiliari.