La sicurezza alimentare è una delle “quattro sicurezze” individuate dal Ministero della Salute. Nel corso dell’audizione svolta alla Commissione Affari Sociali della Camera martedì scorso, il Ministro Livia Turco ha ricordato che il Regolamento comunitario 882/2004 CE prevede che per realizzare un approccio uniforme e globale in materia di controlli ufficiali, gli Stati membri stabiliscano ed applichino piani di controllo nazionali e pluriennali conformemente a orientamenti elaborati a livello comunitario.
“ Questi orientamenti- ha spiegato il Ministro della Salute ai parlamentari- devono promuovere strategie nazionali coerenti, identificare le priorità in base ai rischi nonchè le procedure di controllo più efficaci. Ciò che richiede la legislazione comunitaria, al di là di competenze e delle attività che possono essere svolte dalle diverse Autorità centrali, regionali o locali, un approccio completo ed integrato ai sistemi di controllo. Il Piano di controllo pluriennale deve coprire la normativa in materia di alimenti, mangimi, salute e benessere degli animali”.
Il Piano, ha detto il Ministro Livia Turco, dovrà essere predisposto entro il 31 dicembre di quest’anno per essere attuato a partire dal 1 gennaio 2007 e dovrà fornire “ informazioni esaustive sulla struttura e sull’organizzazione di tutte le Autorità a vario titolo coinvolte nel sistema dei controlli ufficiali, definendone i ruoli le responsabilità, le competenze, le relazioni gerarchiche e funzionali, i sistemi di controllo, nonchè sulle risorse umane e finanziarie impiegate”. Il Piano dei controlli per il triennio 2007-2009 verrà presentato alla Conferenza Stato-Regioni ai fini della sua condivisione.
“Il Ministero della Salute- ha aggiunto Livia Turco - ha già richiesto la collaborazione degli altri dicasteri che operano nel settore dei controlli sugli alimenti e mangimi; con i servizi sanitari delle regioni e province autonome è stato attivato un tavolo di approfondimento ai fini della predisposizione del Piano pluriennale”. Predisposizione, ma soprattutto attuazione del Piano, ha sottolineato il Ministro della Salute, poichè “ la Commissione ed anche i Paesi tersi verso cui esportiamo i nostri prodotti, giudicheranno il nostro Paese sulla base non solo di quello che è stato programmato, ma su quello che è stato realmente fatto”.