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AVIARIA, STORACE: TOCCA A BERLUSCONI

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Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e' arrivato in tarda mattinata al ministero della salute a Lungotevere Ripa per il passaggio di consegne con l’on Francesco Storace. L'ex ministro della Salute aveva preceduto il premier al dicastero di Lungotevere Ripa. ''Ho illustrato a Berlusconi - ha riferito Storace - le questioni importanti che riguardano questo ministero. Ora tocca a lui''. Storace ha ricordato ai giornalisti che le questioni più importanti rimaste in sospeso sono innanzitutto quelle che riguardano l'influenza aviaria. Bisogna infatti verificare cosa potrà succedere con le migrazioni degli uccelli di ritorno soprattutto dall'Africa. Occorre, inoltre - ha aggiunto - concludere il negoziato con le Regioni sulle liste d'attesa e definire il Piano sanitario nazionale. Strumenti importanti per dare fondi aggiuntivi alle Regioni. Ho infine ricordato al presidente del Consiglio l'impegno preso con i cittadini sulla riforma della legge 180 sulla salute mentale. Ho accennato poi ad altre iniziative che riguardano questo ministero, ma tanto - ha concluso Storace con una battuta - tra due mesi torno io''. Non era certo che il presidente Consiglio, Silvio Berlusconi avrebbe mantenuto l' interim. Un’ipotesi era che l' incarico potesse passare al sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta. Berlusconi ha confermato la struttura del ministero: sottosegretari, deleghe e organizzazione interna. Al sottosegretario Letta il Sottosegretario Cursi ha detto che invierà una memoria sul lavoro svolto e da realizzare "nell'arco di 24 ore''. Le prime dichiarazioni sulla sanità del ministro ad interim riguardano i tumori e le liste d’attesa: l'Italia ha studiato il modello britannico. "Se i tempi della Usl di competenza sono lunghi- ha detto- il paziente può rivolgersi ad altre Usl. Se anche in questo caso c'è da attendere troppo, il medico è autorizzato a inviare immediatamente paziente in strutture private, con costi a carico della Usl di competenza. E sono previste penalizzazioni per il direttore generale e i suoi manager''. Il Governo, ricorda il premier, ha ''aumentato i fondi al Servizio sanitario nazionale, del 40% per abbattere completamente le liste d'attesa''. ( fonti: ANSA/Adnkronos)