• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295

I CANI INDICATORI DEL CLIMA CHE CAMBIA

Immagine
Api che producono meno miele, abeti rossi senza futuro, raccolti persi all'improvviso e cani che mutano il pelo in pieno inverno: tutti fenomeni atipici legati dal filo rosso del cambiamento climatico, visto da chi vive e lavora a contatto con la natura e registra i segnali preoccupanti delle mutazioni del clima provocate dal surriscaldamento del pianeta. A dar voce alle persone e alle comunita' condizionate dai cambiamenti climatici, e' un'iniziativa del Wwf e dell'Ue che, in vista dell'undicesima Conferenza sui cambiamenti climatici, che si svolgera' a Montreal dal 28 novembre al 9 dicembre, hanno lanciato oggi il programma ''Testimoni del clima'', facendo salire sul palco della sala stampa della Commissione europea a Bruxelles persone comuni, che hanno illustrato gli episodi di cui sono testimoni e spesso vittime. ''L'ape e' la sentinella dell'ambiente - ha detto Giuseppe Miranti, 26 anni, apicoltore piancentino, membro del comitato esecutivo di Coldiretti - L'innalzamento delle temperature ha portato ad un accavallamento delle fioriture, rendendo sempre piu' difficile la produzione di mieli monoflora. Inoltre, insieme al clima, e' cambiato il ciclo di sviluppo dei parassiti, rendendo sempre piu' difficile la salvaguardia delle api dalle malattie''. I parassiti sembrano essere i maggiori beneficiari dei cambiamenti climatici anche in Germania, dove gli alberi sono indeboliti da temperature sempre piu' alte e da periodi di siccita' sempre piu' frequenti. Gravi problemi economici anche per Alan Steward, 49 anni, allevatore scozzese di cani da slitta, costretto a fermare piu' volte la sua slitta durante le corse per turisti, per la mancanza di neve e di sentieri continuamente ''martellati'' dalla pioggia. ''La cosa piu' pazzesca - ha detto Alan - e' che i miei cani mutano il pelo nel bel mezzo dell'inverno e questo e' un chiaro segno della natura''. ''L'esperienza personale di questi 'testimoni del clima' - ha commentato il commissario europeo Stavros Dimas, responsabile per l'ambiente - rappresenta un promemoria potente sul fatto che i cambiamenti climatici non sono un problema potenziale e lontano nel futuro. E' per questa ragione che l'Unione europea deve continuare a condurre la lotta globale contro il surriscaldamento del pianeta attraverso le efficienti misure previste nel programma europeo per ridurre le emissioni di gas serra e aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo per Kyoto''. (ANSA).