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UE, NUOVI INTERVENTI SU AVIARIA E AFTA

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Il 16 novembre si sono tenuti a Bruxelles i Comitati di gestione uova e pollame, carni suine e carni bovine. Riguardo al comparto delle uova e pollame, come di consueto, sono stati esaminati gli andamenti dei mercati comunitari che evidenziano una certa debolezza delle quotazioni delle uova e soprattutto del pollame, in modo particolare nel nostro Paese e in quelli del sud Europa a causa delle allarmanti notizie sulla influenza aviaria.
La Commissione ha presentato due progetti di regolamento, inerenti il settore delle uova e quello del pollame, miranti a consentire, nel caso di rischio di contagio degli stormi allevati all'aperto da parte dei selvatici migratori, il confinamento degli animali all'interno dei capannoni per un periodo massimo di 12 settimane senza dover cambiare nell'etichettatura delle carni o delle uova il riferimento al sistema di allevamento. I due progetti saranno esaminati e sottoposti a parere del prossimo comitato previsto per il 7 dicembre.
Per effetto delle note problematiche del consumo di prodotti avicoli, si è registrato un aumento dei prezzi per la carne di vitello (+12%) dovuto ad una maggiore domanda di questo prodotto a causa di un diverso orientamento del consumatore. A margine del Comitato la Commissione ha portato a conoscenza le delegazioni circa la situazione delle importazioni della carne bovina dal Brasile a causa della recente epidemia di afta epizootica.La Commissione ha riferito che, a causa di tale epizoozia ha, di recente, adottato appositi provvedimenti attraverso la DG Sanco che impediscono le importazioni nella UE da tre regioni del Brasile (Mato Grosso, Sao Paulo e Parana).Analoghi provvedimenti sono stati adottati da altri paesi che hanno chiuso totalmente le importazioni per l'intero territorio brasiliano mentre la Russia, al momento, ha chiuso le importazioni solo per una regione del Brasile.La Commissione ha, altresì, assicurato che alla luce della grande importanza che hanno le importazioni per la UE di carne fresca e congelata da tale Paese (per il 2005 la previsione è di circa 320.000 tonnellate) vigilerà con estrema attenzione su tale problematica. (agricolturaonline.it)