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PET THERAPY, PUBBLICATO PARERE DEL CNB

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Il Comitato Nazionale di Bioetica ha reso pubblico il documento approvato il 21 ottobre scorso sulla pet therapy. Il parere, approvato in seduta plenaria, analizza, fra le altre implicazioni di bioetica, l’interesse animale e i risvolti deontologici del medico veterinario. Il documento ha impegnato il Comitato per tre anni nel corso dei quali sono state convocate 18 riunioni e sono state esaminate 12 bozze. L’ultima, approvata all’unanimità, è stata adottata quale documento ufficiale di tutto il Comitato ed è ora pubblicata al sito del Governo italiano. “Se non possiamo pretendere che gli animali diventino i ‘guaritori’ delle nostre malattie- conclude il Comitato- quello che potremmo forse, ragionevolmente, attenderci è che, grazie alla loro presenza, e con l’aiuto di opportune condizioni e strategie appropriate, possa instaurarsi un buon rapporto di cura”. La prima raccomandazione che il Comitato affida alle autorità di Governo e al Legislatore è che vengano sostenute le ricerche volte a individuare i reali benefici per la salute e il benessere umani delle pratiche che coinvolgono gli animali (e tra l’altro quelle ricerche volte a studiare i parametri neurofisiologici e cognitivi in grado di interpretare il loro “linguaggio”) e questo in special modo nel caso di pratiche molto organizzate quali le attività svolte con animali da assistenza, le attività assistite con animali (A.A.A.) e soprattutto le terapie assistite con animali (T.A.A.)”. Il Comitato Nazionale di Bioetica è l'unico in Europa -insieme all’omologo organismo francese- ad annoverare fra i suoi componenti la figura del medico veterinario. Membro del CNB italiano è il Collega Pasqualino Santori.