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UE, AVIARIA E SPESE VETERINARIE

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La lotta alle malattie infettive della popolazione animale è stata uno dei temi principali che il Consiglio agricolo dell'Unione europea ha affrontato durante l'ultima sessione, svoltasi a Bruxelles dal 20 al 22 giugno scorso. Sul tavolo dei ministri dell'agricoltura è stata infatti posta la questione dell'influenza aviaria, in particolare della proposta di direttiva relativa all'aggiornamento dei criteri per l'individuazione del livello di sicurezza delle misure preventive contro il "virus dei polli", direttiva che la Commissione Ue ha adottato lo scorso 28 aprile. La proposta, che verrà recepita all'interno del diritto nazionale il 31 dicembre 2006, include una definizione di influenza aviaria per la lotta contro il virus debolmente patogeno (aifp), una sorveglianza specifica e obbligatoria nei paesi membri e un sistema di vaccinazione più rapido soprattutto per le zone minacciate e per gli uccelli domestici. Inoltre, al fine di rendere compatibili le disposizioni e di assicurare che gli Stati membri dispongano di un aiuto finanziario adeguato, la proposta stabilisce che le modifiche relative all'influenza aviaria vengano effettuate parallelamente a quelle apportate alla decisione 90/424/cee del Consiglio relativa a certe spese in campo veterinario. La decisione 90/424/cee stabilisce le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità ad azioni veterinarie specifiche, azioni di controllo nel settore veterinario, programmi di eradicazione e di sorveglianza delle malattie degli animali. Al fine di combattere il rischio di possibili mutazioni del virus da scarsamente patogeno in altamente patogeno è stato richiesto un livello di cofinanziamento adeguato. I costi supplementari annuali di queste misure, stimati indicativamente dalla Commissione, dovrebbero aggirarsi intorno ai 5,5 milioni di euro del budget comunitario.