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CIRCOLARE DGSA

BTV8 sulla Penisola: indagini cliniche e vaccinazioni

BTV8 sulla Penisola: indagini cliniche e vaccinazioni
Da poche settimane, il sierotipo BTV8 è stato rilevato per la prima volta nell'Italia peninsulare. Fondamentale identificare l’area di circolazione virale nelle Province interessate.

La Febbre catarrale degli ovini (Bluetongue) segna una svolta con le recenti conferme- in alcuni casi correlate a focolai clinici anche gravi- della circolazione del virus BTV3 e BTV8. In particolare, il sierotipo BTV8 è stato rilevato- oltre che in Sardegna- anche in Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Calabria. E' la prima volta che il virus BTV8 circola nell'Italia peninsulare. Per questo, la Direzione Generale della Sanità Animale del Ministero della Salute scrive, oggi, alle Regioni raccomandando - tra l'altro- l’esecuzione di indagini cliniche e invitando i Servizi Veterinari ad aggiornare il Ministero ogni 15 giorni sulle attività di sorveglianza condotte e alle misure di controllo adottate.

Numero di indagini cliniche - L'esecuzione di indagini clinica è "raccomandata" su un campione di allevamenti ovini presenti nel raggio di 20 km dal caso confermato, calcolato sulla base di un valore di prevalenza atteso del 2% e un livello di confidenza del 95%.  La circolare dettaglia in una tabella il numero di allevamenti in cui svolgere indagini cliniche.
Le regioni possono attuare un piano di monitoraggio aggiuntivo, se lo ritengono necessario. La decisione dovrà essere presa in accordo con la DGSA e il Centro nazionale di riferimento dell'Istituto Zooprofilattico di Teramo.

Movimentazioni con blocco condizionato- Una volta identificata l'area di circolazione virale, il Ministero della Salute raccomanda di regolare le movimentazioni di ovicaprini e bovini attraverso il blocco condizionato dei DDA (documento di accompagno - ex modello 4) da disporre sull'applicativo della BDN in Vetinfo per i comuni ricadenti nell'area interessata.

Miitigazione del rischio correlato alle movimentazioni- La raccomandazione della Dgsa per le Regioni è di subordinare le movimentazioni da vita - dagli allevamenti ovicaprini e bovini situati entro un raggio di 20 km dai focolai, ovvero dalle positività-  all'esito favorevole del test PCR sui capi oggetto di movimentazione, che dovranno essere trattati con insetto repellente da almeno 7 giorni e sino al giorno della partenza. Nel caso di partite costituite da un gran numero di animali è possibile esaminare un campione degli stessi, in grado di evidenziare un livello del 5% di prevalenza d’infezione nella partita, con 95% di confidenza.

In caso di test su ciascun animale la movimentazione è consentita ai soli capi con esito negativo alla PCR, diversamente in caso di test a campione, in presenza di esito positivo la movimentazione è vietata a tutta la partita. Inoltre, è fortemente raccomandato l’obbligo di una visita clinica prima della partenza, da effettuarsi anche per le movimentazioni dagli allevamenti ricadenti nel territorio della provincia interessata dal focolaio o dalla positività.

Verificare la disponibilità di vaccini inattivati- La circolare ricorda che - sia per il sierotipo 3 che per il sierotipo 8 del virus della BT- sono disponibili sul mercato vaccini inattivati. Pertanto, sulla base dell'evoluzione della situazione epidemiologica, nonché di valutazioni di ordine zoo-economico, è consigliabile contattare le aziende produttrici per verificare le scorte disponibili e considerare la possibilità di elaborare un piano di vaccinazione con il supporto dell’OEVR tenuto anche conto che la vaccinazione rappresenta una importante misura di mitigazione del rischio anche ai fini della movimentazione degli animali.
Per lo sviluppo dell’immunoprotezione, il vaccino impiega un tempo di circa 40 giorni, "tempo di cui bisogna tener conto nel programmare le attività a breve termine"-avverte la circolare.

Scorte di vaccino in vista della prossima stagione vettoriale- Per quanto riguarda il medio termine, e quindi in riferimento alla prossima stagione vettoriale, tenuto conto che le condizioni verificatesi quest’anno si presenteranno molto probabilmente nei prossimi anni, si raccomanda fortemente di voler valutare il ricorso alla vaccinazione, e quindi quantificare il fabbisogno di vaccino e prenotare le scorte in vista della prossima stagione vettoriale.

Prestiti dalla Sardegna - La raccomandazione specififica per l'isola è di valutare - anche a seguito di un’opportuna rendicontazione della campagna di vaccinazione effettuata sul proprio territorio-  la possibilità di prestare quota parte delle proprie giacenze di vaccino per BTV8 alle regioni che eventualmente ne facessero richiesta, valutando anche la possibilità di restituzione, ciò al fine di evitare sprechi ed ottimizzare i tempi di esecuzione delle vaccinazioni.

La circolare ministeriale si richiama alle indicazioni operative diffuse lo scorso mese di maggio ed è stata diffusa dopo aver sentito il Centro nazionale di referenza.


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