La direttiva europea sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali nell' Unione europea e' stata adottata il 6 giugno dai 25 Stati membri. La direttiva, che si inserisce sulla scia della cosidetta 'direttiva Bolkestein' sulla liberalizzazione dei servizi - attualmente in corso di riesame - dovrebbe entrare in vigore in ciascuno Stato membro entro i prossimi due anni e mette fine ad un dibattito aperto da decenni. La misura, infatti, permettera' ai cittadini europei - siano essi architetti, veterinari, o maestri di sci - di esercitare piu' facilmente la loro professione in un paese che non sia quello in cui si sono formati. Il testo - che riguarda i lavoratori dipendenti, quelli autonomi ed i liberi professionisti - prevede di affidare ad un comitato unico il compito di stabilire l'equivalenza tra tutti i diplomi professionali. I ministri europei riuniti il 6 giugno al Consiglio Competitivita' a Lussemburgo, hanno espresso in merito una ''posizione comune'' a maggioranza qualificata, avallando cosi' il testo adottato l'11 maggio scorso dal Parlamento europeo. Solo la Germania e la Grecia hanno votato contro, mentre il Lussemburgo si e' astenuto. Sull’approvazione della direttiva l’on Mario Mantovani, membro della commissione occupazione al Parlamento europeo, ha dichiarato che tale misura ''rappresenta un importante passo avanti nel processo d'integrazione e liberalizzazione del mercato del lavoro in Europa''. ''Sono soddisfatto - ha precisato l'europarlamentare di Forza Italia - che il lavoro iniziato cinque anni or sono proprio sulla mobilita' nell'Ue degli studenti, delle persone in fase di formazione, dei giovani che svolgono volontariato, degli insegnanti, dei formatori e dei ricercatori, abbia trovato l'accordo dei 25 e si aggiunga alla gia' consolidata liberta' delle merci e dei capitali nell'Ue''. (ANSA)