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ALIMENTI, STORACE: NO A BOLLINO NERO

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I ministri della sanità dei 25 paesi dell'Unione europea riuniti a Lussemburgo hanno trovato un accordo per un'armonizzazione delle indicazioni, il cosiddetto 'bollino', che specificano che un alimento è sano. Ad annunciarlo è stato il ministro della Sanità lussemburghese Mars di Bartolomeo, presidente di turno del Consiglio Ue dei ministri della Sanità. Soddisfazione ha espresso anche il ministro della Salute Francesco Storace. Il ministro ha sottolineato che l'intesa raggiunta tutelerà i prodotti italiani, grazie anche alla richiesta dell'Italia di un ruolo di garanzia della Commissione europea. Con la nuova normativa, sarà possibile applicare, su base volontaria, sui prodotti alimentari un bollino che garantisce che il prodotto è ad esempio a basso contenuto di grasso o di colesterolo, o di zucchero, o di altre sostanze potenzialmente dannose. Per poter applicare il bollino, tuttavia, sarà necessario rispettare la nuova normativa comunitaria. ''Sono stati indicati - ha spiegato il commissario europeo per la Sanità e la protezione dei consumatori - i precisi criteri necessari per cui sia possibile sostenere che un determinato prodotto è sano''. Diversa invece la situazione per quanto riguarda le indicazioni negative. Ad esempio, l'avvertenza che un determinato prodotto non è idoneo a diabetici, o a donne incinte o chi soffre di colesterolo. La Gran Bretagna ha ottenuto l'approvazione di un emendamento al testo della nuova normativa secondo cui tali indicazioni spetteranno ai singoli stati nazionali in base a propri criteri. L'Italia e la Spagna, tuttavia, timorose di eventuali danni ai propri prodotti per decisioni unilaterali di un singolo paese, hanno ottenuto una garanzia scritta da parte della Commissione europea che l'esecutivo Ue vigilerà su queste iniziative. ''Abbiamo sventato un pericolo reale - ha spiegato Storace, che ha ringraziato il commissario Kyprianou per il sostegno - di una penalizzazione dei nostri prodotti. Non volevamo essere esposti alla mercè di un paese che magari possa dichiarare unilateralmente che un certo prodotto italiano fa male''. Storace ha spiegato che le conclusioni dei ministri contengono un riferimento esplicito a una vecchia direttiva comunitaria che prevede l'impegno degli Stati membri che vogliano imporre una indicazione negativa a comunicarlo alla Commissione. Dal canto suo, ha spiegato ancora Storace, il ministero della Sanità ''predisporrà un ufficio di valutazione per reagire prontamente'' qualora un prodotto italiano sia colpito da un 'bollino nero' in un altro Stato membro. Il ministro ha inoltre sottolineato che ''intendiamo sollevare il problema anche quando la questione non riguarda direttamente l'Italia, ma altri stati''.