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PET FOOD, GLI ERRORI DEI PROPRIETARI

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Alle adeguate cure sanitarie e agli alimenti industriali preconfezionati viene riconosciuta una grande importanza nell’allungare la prospettiva di durata della vita degli animali da affezione. È quanto emerge da un’indagine promossa da SCIVAC (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) e da Assalzoo-Gruppo Alimenti per Animali da Compagnia, che ha coinvolto per la prima volta oltre 700 veterinari di tutta Italia. In tema di alimentazione, secondo i veterinari, l’errore alimentare più frequente è la somministrazione di quantità improprie di cibo agli animali, insieme alla combinazione non bilanciata di materie prime nelle preparazioni casalinghe. Alla somministrazione di alimenti industriali preconfezionati che non coprono patologie specifiche, che sono presenti nella grande distribuzione organizzata e che sono reperibili nei supermercati, viene riconosciuta da parte del campione intervistato una grande importanza. Il 79,4% degli intervistati è convinto della maggiore completezza nutrizionale degli alimenti industriali preconfezionati rispetto all’alimentazione casalinga. Dal sondaggio emerge un comportamento errato molto diffuso fra i proprietari di animali familiari, che è quello di pensare di gratificarli somministrando quella che in realtà è un’alimentazione scorretta, non bilanciata e in dosi troppo abbondanti. Manca ancora una cultura alimentare adeguata da parte dei proprietari a causa dell’errata convinzione che, per assicurare il benessere dei loro animali, sia necessario gratificarli con porzioni di cibo abbondanti e appetitose. Un secondo errore, molto comune, è individuato nella combinazione non bilanciata delle materie prime nell’alimentazione casalinga che può nel tempo dare origine a numerose patologie. “I dati emersi dalla ricerca evidenziano un profondo cambiamento culturale avvenuto nel corso degli ultimi 20 anni”, ha commentato il Prof. Pier Paolo Mussa, Presidente SIANA (Società Italiana Alimentazione Nutrizione Animale) e Professore Ordinario di Nutrizione ed Alimentazione animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Torino, che ha curato l’indagine. “È infatti decisamente aumentata la consapevolezza da parte dei veterinari circa l’importanza del ruolo svolto dagli alimenti industriali per assicurare il benessere degli animali da compagnia. Oggi questo tipo di alimentazione risulta essere di gran lunga preferito dai veterinari rispetto a tutti gli altri, soprattutto quello casalingo. È per altro ampiamente riconosciuto”, ha concluso Pier Paolo Mussa, “che l’alimentazione casalinga è spesso causa di molti problemi di salute negli animali: distrofie ossee dovute a carenze o squilibri minerali; dermatopatie dovute a carenze di vitamine, di acidi grassi e di oligoelementi; obesità, conseguente ad eccessi di alimenti ricchi di energia; calcolosi renali causate da diete che alcalinizzano le urine”.