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ONAOSI: INEFFICACI DIFFIDE FARMACISTI

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Sulla base di un modello tipo, alcuni farmacisti stanno individualmente inoltrando alla Fondazione ONAOSI varie “diffide” tese a respingere il richiamo della quota contributiva inoltrato dalla Fondazione ed il cui ultimo termine è scaduto il 15 maggio. In proposito “ in un’ottica di reciproca collaborazione e al fine di evitare un improprio spreco di risorse attraverso l’invio di risposte individuali di eguale contenuto”, il Presidente Paci ha scritto agli ordini dei farmacisti e al presidente della Federazione nazionale dei Farmacisti per chiarire l’inefficacia di tali diffide e ribadire che “ i contribuenti che non avranno aderito spontaneamente all’invito bonario di pagamento loro inviato verranno iscritti a ruolo ai sensi del D.Lgs 26 febbraio 1999, n. 146”. Il Presidente dell’ONAOSI spiega che “la proposizione del ricorso giurisdizionale di per sè non sospende l’efficacia e l’esecutività del provvedimento impugnato: il ricorso pendente innanzi al TAR del Lazio (proposto dalla FOFI, nonchè sostenuto, ad adiuvandum, dalla Federfarma) non legittima pertanto la Fondazione a sollevare alcuno dal relativo obbligo contributivo; unico organo deputato a vagliare la legittimità costituzionale di una legge- prosegue Paci- è, secondo l’ordinamento italiano, la Corte Costituzionale, previo giudizio di non manifesta infondatezza da parte del giudice a quo: fino alla eventuale pronuncia della Corte pertanto, l’ONAOSI non può dire che dare applicazione alla norma”. Quanto richiamato dal Presidente Paci corrisponde a quanto sostenuto dai legali dell’ANMVI, dai quali- in relazione all’azione giudiziaria tesa ad una pronuncia di incostituzionalità dalla Corte Costituzionale- è sempre giunta indicazione di procedere al versamento delle quote richiamate dalla Fondazione, salvo poi procedere alla richiesta di rimborso in caso di esito favorevole dell’azione giudiziaria.