Nell’ambito dei suoi compiti istituzionali di consulenza per la Commissione Europea, l’EFSA ha prodotto a metà maggio un parere scientifico sulla possibilità di innalzare il limite dei 12 mesi per la rimozione dei materiali a rischio specifico nei bovini destinati ad entrare nella catena alimentare. Il parere, prodotto da un apposito gruppo di lavoro ( Scientific Panel on Biological Hazards) è stato pubblicato il 25 maggio ed è disponibile al sito dell’Agenzia. Spetterà ora alla Commissione Europea l’ultima parola sul ritorno della bistecca fiorentina proveniente da manzi la cui età non supera 21 mesi. Questo il commento del Sottosegretario di Stato Cesare Cursi, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare: ''Questo risultato, collegato alla valutazione di un concreto e puntuale controllo veterinario, nonché alla consistente riduzione dei casi di Bse in Europa e, in particolare, in Italia è da considerarsi anche il frutto degli interventi che sono stati effettuati negli ultimi mesi sulle Autorità europee''. Ci sono le premesse per una prossima decisione della Commissione europea per il mantenimento della colonna vertebrale per animali macellati al di sotto dei 30 mesi. Soddisfazione è stata espressa anche da Giorgio Calabrese, unico nutrizionista italiano dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare: “viene ribadita l'importanza e non solo la sicurezza di un manzo di 21 mesi da un punto di vista nutrizionale per la quota di vitamina B12, la quantita' di ferro di tipo Eme e le ottime proteine nobili di origine animale''.
Il limite dei 21 mesi fissato dagli scienziati dell'Efsa e' notevolmente piu' alto, rispetto quello imposto dall'Ue di 12 mesi che coincide con la messa al bando ufficiale della fiorentina che risale al 31 marzo 2001.
