Ridurre l'IRAP per i liberi professionisti e le piccole e medie imprese. E' questa la svolta fiscale che il Governo si appresta ad emanare prima dell'estate e che non risente né delle censure europee né delle pressioni del sistema imprenditoriale. "Si tratta di una politica economica che il Governo ha deciso di intraprendere per il bene di tutto il paese e non perchè ce lo dice l'Europa o Montezemolo" dice chiaramente il sottosegretario all'Economia, Daniele Molgora. "Considerando che i maggiori incrementi produttivi in questo periodo veramente difficle per il paese stanno venendo prorio dalle piccolle e piccolissime aziende e dal mondo professionale ci sembra giusto concentrarci maggiormente in questi settori", ha spiegato il sottosegretario. Nessuna decisione affrettata, però, ha assicurato e quindi pare impensabile, come alcuni parlamentari avevano proposto, presentare una norma in tal senso all'interno del decreto sulla competitività che in 15 giorni deve essere convertito in legge. " La questione va affrontata sia in termini di gettito sia di soggetti che possono essere inclusi nelle deduzioni: è necessario quindi fare una riflessione complessa". L'eliminazione dell'imposta era un preciso impegno espresso più volte dall'ex ministro Tremonti. Molte sollecitazioni in questo senso sono continuate ad arrivare dal mondo professionale e da molti parlamentari. Sul problema è intervenuta la Corte Costituzionale, L'Avvocatura Europea, la Corte di Cassazione, le Commissioni tributarie che in sostanza hanno sempre sostenute le ragioni del mondo professionale. Ora il Governo si impegna ad una riduzione da definirsi entro l'estate e sarà certamente dopo la presentazione delle dichiarazioni dei redditi tanto è vero che il sottosegretario critica la posizione di quei contribuenti che in attesa di una sentenza della Corte di Giustizia Europea pensano di astenersi subito dal versamento dell'imposta. ( ItaliaOggi, 29 aprile 2005)
